Estero

Raid Nato in Pakistan, Cina preoccupata

ISLAMABAD, 28 NOVEMBRE 2011 – Alcuni giorni fa elicotteri della Nato hanno colpito nella notte una postazione militare pakistana lungo la frontiera uccidendo 25 soldati pakistani. L’attacco è avvenuto nel distretto di Baizai, nella regione tribale di Mohmand. Dura la reazione di Islamabad, anche la Cina si dice preoccupata e ritiene necessaria un’inchiesta sull’incidente.[MORE]

<<Questi attacchi sono totalmente inaccettabili, dimostrano una indifferenza totale nei confronti del diritto internazionale e della vita umana>>. Queste sono le aspre parole che il ministro pakistano, Hina Rabban, ha rivolto per telefono al segretario di stato Hillary Clinton.
Il Pakistan ha, inoltre, annunciato l’interruzione del transito verso l’Afghanistan dei rifornimenti per le forze della Nato. Già qualche giorno prima dell’incidente, il Pakistan aveva deciso di aumentare al 100% il prezzo del pedaggio dei rifornimenti della Nato. La decisione, presa e revocata mesi fa, tende le relazioni tra l’Alleanza atlantica e il governo del Pakistan.

Non è la prima volta che forze Nato colpiscono la regione tribale del Pakistan alla frontiera con l’Afghanistan. Spesso avvengono incursioni di droni americani che colpiscono postazioni talebane e di Al Qaeda, queste azioni militari hanno già coinvolto per sbaglio, in passato, le truppe pakistana schierate sui confini.

Riguardo all’accaduto, la Cina ritiene che sia opportuno far partire un’inchiesta approfondita e il portavoce del ministro degli Esteri, Hong Lei, afferma che <<l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale del Pakistan debbano essere rigorosamente rispettate>>.
La richiesta era stata anticipata dal generale americano John Allen che ha assicurato l’avvio di un’indagine accurata sull’attacco. <<Questo incidente richiama la mia massima attenzione personale>>, ha garantito il generale Allen che s’impegnerà <<a indagare in modo approfondito per stabilire i fatti>>.

Gaia Seregni

(in foto: Hong Lei, fonte: servizisegreti.com)