Politica
Rai, scontro in CdA contro il taglio dei 150 milioni: Tondini si dimette
ROMA, 19 NOVEMBRE 2014 – Scontro nel Consiglio d’Amministrazione Rai in seguito alla presentazione dell’ordine del giorno, da parte del consigliere Antonio Verro, riguardante il prelievo forzoso di 150 milioni di euro dalle competenze Rai derivanti dal canone di abbonamento. Il richiamo di Verro, in particolare, si focalizzava sul ricorso contro tale prelievo previsto dal governo. Al termine della seduta, l’imprenditrice Luisa Tondini si è dimessa.
Ricorso, due contro sei: solo Tondini e Pilati contrari. L’imprenditrice si dimette
Solo Luisa Tondini, consigliere e presidente di Poste, e Antonio Pilati si sono espressi con votazione contraria al ricorso. La seduta ha riportato una votazione favorevole da parte dei consiglieri Guglielmo Rositani, Antonio Verro, Rodolfo De Laurentiis, Benedetta Tobagi, Marco Pinto e Gherardo Colombo. Una sola astenuta, la consigliera Anna Maria Tarantola. In seguito a questa decisione, l’imprenditrice Luisa Tondini, eletta con quota LegaNord-PDL, si è dimessa dal consiglio, secondo quanto già annunciato precedentemente. Le sue dimissioni erano previste per questo autunno, ma erano state rimandate a causa del successo della quotazione Ray Way. Il risultato di oggi e le pressioni del presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, sul suo doppio lavoro, hanno anticipato la cessione del suo contratto.
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Luigi Gubitosi: “ricorso inopportuno”
Contrario alla richiesta di ricorso anche il direttore generale della Rai, Luigi Gubitoso, che ha definito la mozione passata oggi come ‹‹inopportuna››. Il taglio dei 150 milioni di euro al trasferimento delle risorse del canone era stato deciso, dal governo, già lo scorso 16 luglio. I tentativi di ricorso erano già stati messi in atto, ricorrendo anche al parere tecnico dell’ex presidente dell’Agcom, Enzo Cheli, sulla sussistenza di elementi di costituzionalità e della responsabilità oggettiva degli amministratori. Contro questo taglio si erano mosse anche l’Uilcom Uil e la Cgil.
Erica Benedettelli
[immagine da il decoder.com]