Politica
Rai, Foa: "Resto come consigliere anziano e continuerò a coordinare il cda".
ROMA, 2 AGOSTO - È battaglia legale sul caso Foa.
Dopo la fumata nera nella giornata di ieri sulla nomina del presidente al consiglio di amministrazione Rai, Marcello Foa chiarisce la sua posizione dichiarando l’intenzione di continuare a presiedere il consiglio di amministrazione, "in attesa di indicazioni dell'azionista", nella qualità di consigliere anziano.
"Voglio sottolineare - spiega ancora Foa - che in queste prime riunioni il clima all'interno del consiglio è stato ottimo, di confronto franco e leale con colleghi di grandissimo valore, e che lo spirito che ci unisce è quello di servizio per la più grande azienda culturale del Paese".[MORE]
Ma la reazione del Pd non si fa attendere e con il suo capogruppo sottolinea l’illegittimità di questa posizione: "Se l'occupazione abusiva di Marcello Foa in Rai continuerà, siamo pronti a chiedere al Capo dello Stato di riceverci. Le prerogative del Parlamento nella effettività della carica di presidente sono chiare, e il governo M5S e Lega le sta stravolgendo. Si deve procedere subito ad una nuova candidatura che passi dal Cda e venga votata dalla Vigilanza", tuona Andrea Marucci a Palazzo Madama.
Anche il deputato Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Ra, esprime il suo parere legale sulla faccenda: “Il cda Rai non sarà legittimamente costituito e in carica finché non sarà nominato un presidente che entri formalmente nelle proprie funzioni attraverso il voto favorevole dei 2/3 della Vigilanza Rai. Quanto alla circostanza che Foa possa comunque presiedere il cda, secondo il diritto e la prassi che in assenza di un presidente e di un vicepresidente un cda sia presieduto dal consigliere anziano, in questo caso non si applica, poiché la commissione di Vigilanza non ha dato il proprio assenso proprio al fatto che il consigliere Foa sia presidente e quindi possa presiedere il consiglio", denunciando così una palese situazione di illegittimità.
Ma Matteo Salvini non sembra disposto a fare passi indietro sul nome di Foa, marcando la scissione con Forza Italia che “ha scelto il Pd per provare a fermare il cambiamento, per la Rai, per il taglio dei vitalizi e per altro ancora”.
Più flessibile appare invece Luigi Di Maio il quale si è detto pronto a prendere in considerazione un’alternativa che potrebbe concretizzarsi nell’indicazione del consigliere eletto dai dipendenti, Riccardo Laganà.
Rachele Fratini
Fonte immagine: tio.ch