Raggi: Lemmetti, quali pressioni? Chi non condivide vada via
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ROMA, 20 APRILE - "Macché pressioni, sono richieste banali. Chi non condivide quello che dice il sindaco, può cercarsi un'altra azienda", dice l'assessore al Bilancio di Roma Gianni Lemmetti, intervistato dal Messaggero, dopo gli audio di Bagnacani sull'Ama.
E sul debito di Roma aggiunge, "c'è un giochino della Lega contro Raggi". "Le registrazioni all'insaputa dell'interlocutore sono una questione di stile, ma non spostano nulla - afferma -. Voleva solo incastrare il sindaco. Non so ora che lavoro troverà, Bagnacani, magari il fonico...", "è stato allontanato perché non era in grado di gestire l'azienda, con performance insufficienti".
'L'ex assessore Montanari dice che con Lemmetti, a Roma governano ancora gli amici di Lanzalone', gli viene fatto notare. "Ho avuto la fortuna di lavorare a Livorno con Lanzalone e abbiamo raggiunto ottimi risultati. Non nego nulla - replica -, lo conoscevo benissimo e ho lavorato altrettanto bene.
Ma il mio lavoro va avanti, nel solo interesse dei cittadini". La Lega non vuole votare il Salva-Roma. La città rischia? "Senza, salta la cassa della gestione commissariale - spiega -. Colpa della legge votata nel 2008 dalla Lega, che vessa i cittadini italiani con un contributo statale di 300 milioni l'anno. E sa chi l'ha votata quella legge? Un certo Matteo Salvini", "hanno creato il danno, ora fanno campagna elettorale".