Cronaca
Choc Radio Maria: impero romano crollò perché dominato dai gay
Roma, 8 Aprile - Fu proprio lo storico Roberto De Mattei, vicepresidente del Cnr, ai microfoni di Radio Maria a interpretare il catastrofico terremoto in Giappone come un castigo divino.
Oggi è ancora choc. De Mattei, durante un nuovo intervento sull’emittente cattolica, ha esposto le sue tesi sull’impero romano il quale, secondo lo storico, sarebbe crollato per punizione di Dio, indignato dal mal costume e dalla omosessualità dilagante. [MORE]
Come accadde per i cartaginesi, Dio, attraverso i barbari, sarebbe intervenuto per punire l’impero romano ormai caratterizzato da “l’abominevole presenza di invertiti” che rappresentavano una “vergogna per tutto l’impero”.
I barbari quindi come strumento del giudizio divino per punire gli omosessuali.
Ma le sconvolgenti dichiarazioni di De Mattei non si limitano all’interpretazione di eventi storici, il vicepresidente del Cnr spiega infatti come secondo lui ancora oggi, nonostante “i peggiori vizi vengono iscritti nelle leggi come diritti umani”, “gli uomini effeminati e gli omosessuali non avranno parte al Regno di Dio”.
Durante il suo intervento, lo storico italiano cita le teorie di Salviano di Marsiglia, secondo il quale “fu fatta cenere del prestigio di Roma grazie alla macchia infamante di quella perversione contro natura” e aggiunge De Mattei: “Le parole di Salviano di Marsiglia meritano di essere meditate. Viviamo in un'epoca in cui i peggiori vizi vengono alimentati dai mass media e addirittura iscritti nelle leggi come diritti umani. Dio trae il bene da ogni male, ma il male deve avere il suo castigo, nel tempo o nell'eternità”.
Immediate le reazioni. Secondo molti le posizioni di De Mattei sarebbero chiaramente incompatibili con il ruolo che ricopre ai vertici del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Lo stesso presidente del Cnr, Luciano Maiani, avrebbe, attraverso una nota, preso le distanze dalle affermazioni dello storico che in nessun modo coinvolgono l’istituto di cui è vicepresidente.
Il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi, già a proposito delle dichiarazioni sul terremoto in Giappone, chiese le dimissioni di De Mattei dalla carica di vicepresidente del Cnr: “Le sue posizioni oscurantiste, integraliste, omofobe e fondamentaliste sono offensive nei confronti dell'Istituto che presiede e lo rendono incompatibile con la carica che ricopre” e aggiunge: “Porteremo il caso in Parlamento perchè le posizioni espresse da De Mattei, a partire da quella del terremoto in Giappone come castigo di Dio, ledono l'immagine dell'ente ed il prestigio dell'Italia nel mondo”.
Secondo Orazio Licandro, segretario nazionale del PdCI-Federazione della sinistra, De Mattei non solo dovrebbe dimettersi dai vertici del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ma sarebbe anche opportuno privarlo della cattedra di storia del cristianesimo. Spiega Licandro: “De Mattei non può rimanere un solo istante in più ai vertici del Cnr, prestigioso istituto della ricerca scientifica italiana. Le esternazioni di De Mattei, oltre alla loro intrinseca volgarità, sono così prive di scientificità da non sentirsi neppure nella più scalcinata sagrestia italiana” e conclude: “deve lasciare il Cnr, ma sarei più soddisfatto se gli si togliesse la cattedra di storia del cristianesimo, perché è un'offesa al pensiero e alla ricerca storica”.