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BISCEGLIE - Racket o intimidazione per dissidi remoti personali sarebbero le motivazioni dell'incendio della discoteca “Il fico” di Bisceglie (BA) avvenuto nelle prime ore del mattino di ieri 9 luglio. All’interno della struttura, il custode addetto alla sorveglianza, era in postazione accanto all’apparecchiatura di attivazione allarme. Nonostante la diligenza dell’uomo, i due malviventi sono stati abbastanza veloci da far irruzione senza lasciargli libertà di movimento e, bloccandolo dalle braccia, l’hanno costretto a stendersi in terra, privato di ogni possibilità di reazione. [MORE]
A questo punto, hanno versato una tanica di benzina sui divani dei privée e sulle suppellettili perimetrali. Un minuto e l’incendio ha cominciato a diventare un rogo mostruoso dal quale, per fortuna, il custode è riuscito a fuggire. Immediato l’allarme da parte di quest’ultimo ai pompieri, tempestivamente poi giunti sul posto per sedare le fiamme. Lo stato di agitazione del sorvegliante non lo rende attualmente in grado di ricordare l’auto dei due piromani ma, secondo le dichiarazioni rese ai pubblici ufficiali, nitida è la reminiscenza sui tratti somatici, il che fa ben sperare sulla buona riuscita dell’identificazione dei due, a seguito d’indagini. Pare non vi siano state minacce preventive nei riguardi dei gestori del frequentato locale notturno, però i carabinieri, guidati dal Tenente C. Santarpia, non escludono la pista, molto probabile, dell’ intimidazione a scopo estorsivo o di vendetta per rancore personale. Ad ogni modo questo precedente preoccupa per la ragione legata al supponibile attacco verso altri locali notturni della zona, potenziali obiettivi di una banda di malavitosi da schidionare quanto più presto possibile.
[in foto, l’interno della discoteca prima dell’incendio]