Politica
Quirinale, fumata nera, nervosismi e disappunto da Berlusconi per Mattarella
ROMA, 29 GENNAIO 2015- Dopo l'intensa giornata che ha visto la scontata conclusione della prima tornata elettorale, è tempo di bilanci. [MORE]
Apertasi con consultazioni e terminata con pesanti recriminazioni l'odierna "quirinaria" non ha raggiunto il quorum previsto, di 673 voti, per l'elezione del nuvo Presidente della Repubblica ma ha riportato degli interessanti dati politici. 538 sono state le schede bianche, 33 le nulle, mentre alcuni elettori hanno indicato dei nomi. Dal Movimento 5 stelle è giunto quello di Imposimato che ha ottenuto 120 voti, dalla Lega, Feltri 49, e ancora Castellina 37, Bonino 25, Rodotà 23, Albertini 14, Sabelli Fioretti 11, Morelli 9, Prodi 9, Caleo 8, Bersani 5, Mattarella 5, Martino 3, Messina 3, Mieli 3, Finocchiaro 2, Greggio 2.
Tra esponenti più o meno noti della politica nazionale sono emersi però dei nominativi "d'eccezione" a partire da Ezio Greggio che ha conquistato ben due nomine a Sabrina Ferilli, Antonio Razzi, Francesco Totti e il plurivotato in rete Giancarlo Magalli. Dispersi in tutto 48 voti, tra cui quelli per Enrico Letta, ancora non nominabile per età inferiore alla richiesta. Le nove preferenze verso Morelli hanno generato un piccolo "incidente" in diretta per Enrico Mentana e la nascita di un trend, divenuto popolare in rete, chiedente informazioni sul Morelli, presunto consigliere Sel alla giunta di Napoli.
Ma la nota di spicco che in queste ore sta diffondendosi è il disappunto o rabbia, secondo alcune fonti, che aleggerebbe in area Forza Italia in virtù della nomina, da parte del premier Renzi, di Sergio Mattarella come futuro Presidente. Alcuni fedelissimi di Silvio Berlusconi parlano di "tradimento", altri di "sgarbo" che potrebbe avere ripercussioni su quanto stabilito con il Patto del Nazareno in merito alle riforme, ha lasciato intendere Maria Stella Gelmini. Ma alle rimostranze accese di alcuni, come Razzi, si oppone la calma ragionata di altri. Se anche Mattarella può essere visto come un candidato "scomodo" dal cavaliere, specie per l'antica questione "Mammì", l'ex premier ha parlato di "rispetto" da mantenere nei confronti di un possibile, futuro garante delle Istituzioni, da ciò la riunione "segreta", di convergenza, con Alfano e la decisione di votare scheda bianca sabato e chiamare il candidato Mattarella per informarlo.
Tra i "fittiani" però spuntano i primi "indici puntati", e Saverio Romano e Nuccio Altieri chiedono il rinnovamento del "cerchio magico" invitando Brunetta e Romani ad un passaggio di consegne, Toti rassicura "Lo spirito del Nazareno oggi è più debole, ma il patto è ancora in vita, perchè non riguardava il Colle".
Domani mattina le "insalatiere" verranno nuovamente riempite, ma l'attenzione è concentrata per sabato, attualmente considerato giorno decisivo.
Fonte foto: huffingtonpost.it
Ilary Tiralongo