Questione ong: braccio di ferro tra Salvini e la Germania

Questione ong: braccio di ferro tra Salvini e la Germania
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ROMA 01 AGOSTO – Resta alta la tensione tra Roma e Berlino, il ministro dell’interno Matteo Salvini accusa la Germania di ricatto. Al centro della tensione vi è la situzione della nave della ong tedesca Alan Kurdi. L’imbarcazione ferma da stamattina a 20 miglia da Lampedusa, con 40 migranti a bordo, ha rifiutato la proposta del governo libico di accogliere la nave e i rispettivi naufraghi presso il porto di Tripoli, porto ritenuto dal comandante della nave non sicuro, affermando: "Noi obbediremo al diritto internazionale e non riporteremo nessuno in un paese in guerra. La Libia non è un porto sicuro".

Tra i passeggeri a bordo ci sono due neonati e un bambino di tre anni che riporta una ferita di arma da fuoco ad una spalla ed altre persone sopravvissute ai bombardamenti libici.

La protesa di Salvini è dovuta da una mail ricevuta dalla Germania. Lo stesso vice-premier ha commentato durante un’intervista :  “Dal governo tedesco sono arrivati segnali pessimi: mi hanno girato una mail, che arriva dalla Commissione europea, in cui sostanzialmente c’è un ricatto da parte del Governo tedesco che si era impegnato a prendere 30 immigrati sbarcati dalla Gregoretti. Adesso pare che scrivano: noi prendiamo quei 30 se voi fate sbarcare i 40 che sono a bordo della nave che si sta avvicinando a Lampedusa. Stiamo giovando a cosa, a rubamazzo? Basta, mi sono rotto, non siamo il campo profughi della Germania".

Il leader leghista continua la sua battaglia contro le ong dichiarando: "Cercano la provocazione costantemente. Ci sono 5 navi di 5 Ong con bandiere spagnole, norvegesi e tedesche in giro per il Mediterraneo che vorrebbero arrivare in Italia. Le sequestriamo una per una grazie al decreto sicurezza e vediamo chi si stufa prima.  L’Europa è a 28, non a 2 con Merkel e Macron. Questi pensano di essere i padroni del mondo".
Al momento resta attivo per la Alan Kurdi il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane.

Fonte immagine: La Repubblica

Gianpaolo Isoldi

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Scritto da Gianpaolo Isoldi

Giornalista di InfoOggi

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