Cronaca

Quattordici anni di carcere all'assassino di Marco Vannini. La madre: "Sentenza vergognosa"

ROMA, 18 APRILE - “Questa decisione è vergognosa, non posso più credere nella giustizia". Durissimo il commento della madre di Marco Vannini, ucciso dal padre della fidanzata il 18 maggio del 2015 a Ladispoli, alla lettura della sentenza della prima Corte d'Assise che ha decretato una condanna a 14 anni per omicidio volontario, tre condanne a tre anni per omicidio colposo e una assoluzione.

Marco Vannini è morto il 18 maggio 2015 all’interno dell’abitazione della fidanzata, raggiunto da un colpo di arma da fuoco. È Antonio Ciontoli ad aver ricevuto la condanna più pesante a 14 anni di carcere a fronte dei 21 chiesti dalla Procura, mentre la moglie Maria Pezzillo e i figli Martina e Federico sono stati condannati a tre anni per omicidio colposo. Assolta la fidanzata di Federico Ciontoli, accusata di omissione di soccorso. La procura aveva chiesto la condanna di tutta la famiglia con l'accusa di concorso in omicidio volontario.[MORE]

“Mi hanno ammazzato il figlio a vent'anni per due volte, questa è una sentenza vergognosa”, urla la madre di Marco Vannini. E prosegue in un laconico, ma esaustivo, sfogo: “Loro sono liberi, anzi sono sicura che stanno festeggiando, mentre mio figlio è morto a vent'anni. Quell'uomo ha fatto sì che mio figlio morisse, Marco urlava come un disgraziato in quella casa...e gli dai solo 14 anni?".

Luigi Cacciatori