Politica

Quarto, il Movimento 5 Stelle espelle il sindaco Rosa Capuozzo

QUARTO, 12 GENNAIO 2016 - Non si placa la polemica politica sul caso del comune di Quarto, sospettato di infiltrazioni camorristiche. Il Movimento 5 Stelle ha avviato la procedura di espulsione nei confronti del sindaco M5s del comune campano, Rosa Capuozzo, parte lesa di una tentata estorsione da parte del consigliere ex grillino De Robbio, accusato inoltre di voto di scambio. [MORE]

Il pm Henry John Woodcock e i procuratori aggiunti Filippo Beatrice e Giuseppe Borrelli, dopo le perquisizioni a casa del sindaco, hanno depositato altre 150 pagine dell'inchiesta sul caso del comune dell'area flegrea governato dai Cinque stelle, in cui, secondo le indagini, alcuni voti sarebbero stati condizionati dalla camorra.
Dall’inchiesta emerge un fatto clamoroso: il Movimento nazionale era a conoscenza, già dal 25 novembre, del ricatto esercitato sul sindaco dal consigliere Giovanni De Robbio e dell'inchiesta antimafia, ma ha taciuto sulla vicenda.

L'espulsione della Capuozzo

Stamattina Beppe Grillo, tramite un post sul suo blog intitolato “Noi nel M5s facciamo così #onesta", ha confermato l’espulsione della Capuozzo: «Rosa Capuozzo è stata raggiunta da un provvedimento di espulsione dal Movimento 5 Stelle per grave violazione dei suoi principi. Perché siamo il Movimento 5 Stelle e non un Pd qualsiasi». Il leader del M5s ha poi sottolineato che «è dovere di un sindaco del Movimento 5 stelle denunciare immediatamente e senza tentennamenti alle autorità ogni ricatto o minaccia che riceve».

Immediata la replica del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per il quale «è chiaro a tutti che il Movimento 5 stelle non ha il monopolio della morale». «Per noi –ha proseguito Renzi- questa idea non è mai esistita. Ma adesso è venuta meno anche per gli elettori e i militanti del movimento». Bisogna capire, ha concluso il premier, «se qualcuno era a conoscenza e ha preferito tacere, mi sembra ingiusto buttare la croce addosso a lei. Io sono per il garantismo più totale, è un valore costitutivo della sinistra contro le derive del giustizialismo. Questa giovane sindaca aveva chiesto un aiuto ai dirigenti del suo partito, personalmente mi sembra ingiusto buttare la croce addosso a lei. Certo avrebbe dovuto denunciare ma non è giusto che debba dimettersi».

Attacco diretto di onorevoli e senatori del Pd sui social network a Di Maio e Fico: «Il direttorio sapeva da mesi e ha preferito tacere, sperando di cavarsela. Di Maio e Fico a Quarto facevano passerelle ma poi non una parola e atteggiamenti a dir poco reticenti. Perché? Di cosa hanno paura?».
Su Twitter, il presidente del Pd, Matteo Orfini, ha commentato: «Grillo espelle il sindaco di Quarto perchè non ha denunciato le minacce. Ma lei aveva avvertito Di Maio. Attendiamo a breve l'espulsione di Di Maio».

Di Maio e Fico si difendono

Attraverso una diretta streaming su Facebook, il deputato 5 stelle, Roberto Fico, insieme ai colleghi del Direttorio Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, ha replicato: «Io e Luigi Di Maio non abbiamo mai saputo di nessun ricatto, minaccia o scambio tramite minaccia per ottenere qualcosa. Sono cose di cui siamo all'oscuro perché se l'avessimo saputo avremmo optato per una denuncia».

[foto: espresso.repubblica.it]

Antonella Sica