Cronaca
Quando l'espatrio diventa uno stile di vita
ROMA, 8 OTTOBRE 2012- Una vita trascorsa in giro per il mondo. Un costante bisogno di scoprire, di conoscere, di imparare. Occhi sempre aperti a seguire i battiti delle nuove realtà nelle quali si immerge. Con questo spirito Claudia ha fatto sì di essere «costantemente in modus di scoperta», per vivere una vita «vivace, stimolante». Da quando ha 26 anni Claudia è diventata ufficialmente una cittadina del mondo. Ha vissuto per anni in Africa (Sudan, Angola, Guinea Bissau e Congo Brazzaville), in America Latina (Honduras e Perù), ed ora si trova a Gerusalemme. È una donna che ama quallo che fa e che ha deciso di mettere la sua esperienza al servizio di quante donne abbiano bisogno di aiuto per traferirsi all’estero. Da qui nasce l’idea di Expatclic, sito web fondato dalla stessa Claudia.[MORE]
Il progetto è stato realizzato creando un portale internazionale che fornisce appoggio a tutte le donne che per vari motivi devono espatriare. Il sito si chiama www.expatclic.com. Claudia e la sua equipe (dieci donne diverse tra loro sia a livello anagrafico sia a livello di vissuto) forniscono le informazioni più disparate: dalle questioni che riguardano i visti, alle notizie relative alla situazione politica ed economica del paese, passando per quelle che riguardano il sistema sanitario, lavorativo, culturale. Si occupano anche di dare un sostegno portando la loro testimonianza per quel che riguarda lo shock che può provocare un cambiamento tale, o come gestire la famiglia- con particolare attenzione per i figli- nel momento dell’espatrio. «L’idea del sito nasce da un incontro on line tra me e una signora francese nel 2004» mi racconta Claudia. «All’epoca avevo già in piedi un’associazione per aiutare le donne che decidevano di venire in Africa. Io poi mi ero dovuta trasferire in America Latina, per cui diventava difficile mantenerlo solo sull’Africa. Quindi si è cercato di trasformarlo in un progetto diverso, lanciandolo in più lingue, che mettesse insieme tutte le italiane, le francesi, le inglesi e le spagnole che vivevano in giro per il mondo. Così ho incontrato questa signora francese che aveva messo in piedi un sito web solo per le donne francofone e che aveva un po’ lo stesso concetto ed abbiamo deciso di unire le forze». Ed è così che, con un tono d’orgoglio, Claudia ricorda che quest’anno celebrano l’ottavo compleanno di Expatclic che nel frattempo è cresciuto molto.
Facendo un salto al 1989, anno in cui ha inizio il suo peregrinare, Claudia mi racconta cosa l’ha spinta a partire. «Non è stata una scelta di vita inizialmente, è stata più una scelta sentimentale. Ho sempre avuto una grande passione per i viaggi, le lingue e le altre culture, tanto è vero che ho studiato per diventare interprete e traduttrice, però quello che mi ha portato fuori dall’Italia è stato l’amore. È stato incontrare Giorgio, che lavorava per la Croce Rossa Internazionale e che era sempre in giro per missioni all’estero, che mi ha portato a fare questa scelta e a seguirlo. Ma l’ho fatto molto volentieri, perchè mi sono messa completamente in gioco. E poi, la verità, è che mi sono appassionata. Inizialmente in Africa mi sono messa a disposizione dei progetti umanitari, grazie soprattutto alla conoscenza delle lingue. Con il tempo sono diventata trainer interculturale e mi sono specializzata nell’ambito dell’espatrio al femminile. Oggi conduco corsi on line, in particolare quelli che ripropongo più spesso sono “come costruire una carriera portatile” e quelli che riguardano l’adattamento culturale».
In questa carrellata su più di vent’anni della sua vita, si ha l’impressione che Claudia sia riuscita ad integrare perfettamente tutti gli ambiti dell’esistenza di una donna: l’amore, la famiglia, il lavoro. Non nasconde la fatica di uno stile di vita del genere, che porta lontano dagli affetti e costringe a continui e repentini spostamenti, ma ritiene che i vantaggi siano di gran lunga superiori agli svantaggi. «Propone un tipo di vita vivace, stimolante e creativa. Si ha la possibilità di riproporsi in contesti sempre nuovi e di scoprire modi sempre diversi di vivere e di arricchirsi sia a livello personale che professionale».
Una persona con una storia di vita decisamente entusiasmante. E dopo averla ascoltata ricordare le varie tappe della sua vita, le chiedo se vede un punto d’arrivo in questo girovagare, se è possibile che uno dei posti in cui ha vissuto potrebbe ospitarla stabilmente. E, pur avendo lasciato un pezzo di cuore in ogni luogo dove ha vissuto (ma soprattutto in Perù, dove il «sistema dei servizi è ottimo»), mi risponde: «Non escludo la possibilità di tornare in Italia, dove abbiamo una splendida casettina in Toscana. Però, se dovessi scegliere, opterei per Londra. Ho vissuto un anno lì prima di conoscere mio marito. Probabilmente nella mia vita precedente ero la Regina. Mi piace da pazzi!».
Federica Sterza
Foto www.voglioviverecosiworld.com