In giro per il mondo
Quando il paesaggio è un'opera d'arte
18 LUGLIO 2018 Arte e e natura possono dar vita ad un "matrimonio" dei più riusciti. Non sempre però si riesce a raggiungere il giusto equilibrio tra le due componenti, quella artistica e quella ambientale. Alcuni artisti non si preoccupano più di tanto degli effetti che la loro opera comporta per l’ambiente. Lo statunitense Robert Smithson, ad esempio, con la sua "Spiral Getty" del 1969 di fatto rimosse e spostò grandi quantità di terra dalla costa, dando vita a reazioni contrastanti circa la validità dell'opera.
Il bulgaro Christo impacchettò per un certo periodo la costa a sud di Sidney, in Australia. Al contrario lo scultore britannico Richard Long ha realizzato per decenni molte sculture esterne temporanee attraverso l’ installazione di materiale trovato sul posto, come rocce, fango e rami, senza interferenze negative sull'ambiente. Una delle opere più celebrate di Arte Ambientale del XX secolo rimane "7000 oaks" (7000 querce) di Joseph Beuys, nella quale l'artista ha piantato e disposto artisticamente migliaia di querce dentro e intorno alla città di Kassel.[MORE]
L’arte ecologica si sviluppa decisamente una cinquantina d’anni fa sotto l’influsso della Land art e della Conceptual art americana. Le opere di questa corrente artistica puntano sul gioco interattivo tra uomo e natura. Un esempio di tale arte è stato davanti agli occhi degli italiani di recente, con la realizzazione sul Lago d’Iseo dell’opera dell’artista Christo sul Lago di Iseo. The Floating Piers di Christo, questo il titolo dell’opera, ha condotto a camminare su di un gigantesco sistema di passerelle ben 1,5 milioni di visitatori. Il messaggio di queste opere è di natura indirettamente artistica e in genere filooambientale. In alcuni casi vi è il coinvolgimento di protagonisti animati della Natura, come l’esposizione di 14 cavalli vivi proposta da Kounellis nel 1969.
Di recente, si è sviluppato poi un filone dell’arte ambientale che utilizza materiali naturali e biodegradabili. Uno dei principali esponenti di tale corrente è Giuliano Mauri, che crea sorprendenti architetture utilizzando rami intrecciati di varie dimensioni.
La realizzazione di una "cartolina" del paeseggio rimane comunque qualcosa che richiede il massimo equilibrio, perchè la Natura è anch'essa arte e lo è pure senza l'intervento dell'uomo e richiede pertanto il massimo dell'attenzione e del rispetto.
testo e foto di Raffaele Basile