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Quando Hitler salvò un ebreo, veterano della Grande Guerra

BERLINO, 07 LUGLIO 2012- Adolf Hitler, il Fuhrer del Terzo Reich, l’artefice della seconda guerra mondiale e del genocidio del popolo ebraico graziò un giudice ebreo, garantendogli un “trattamento di favore” negli anni terribili della dittatura nazista.

Il protagonista di questa sorprendente storia è Ernst Hess, giudice del Tribunale d’istanza di Dusseldorf che durante la Grande Guerra era stato ufficiale della compagnia di Hitler e provvisoriamente capo della stessa nel corso delle operazioni militari nelle Fiandre. Hess aveva dimostrato il suo valore sul campo di battaglia ottenendo la decorazione della croce di ferro di prima e seconda classe. Anche Hitler, che nel conflitto aveva il compito di staffetta porta ordini, ricevette le stesse onorificenze, nonostante il suo grado di semplice caporale. I servigi resi alla Germania ed, evidentemente, l’ammirazione e il rispetto che il Fuhrer nutriva nei confronti del suo ex ufficiale spinsero Hitler a sorvolare sulla razza ebraica del giudice Hess che dopo le leggi di Norimberga del 1935 era stato costretto alle dimissioni. Il documento d’archivio della Gestapo di Dusseldorf, trovato dalla storica e giornalista Susanne Mauss porta la firma del capo delle Ss, Heinrich Himmler ed ha in calce la data del 19 agosto 1940. La lettera conteneva un invito alle autorità competenti a «lasciar tranquillo sotto tutti gli aspetti» l’interessato. [MORE]

Tuttavia la protezione per l’ex commilitone ebreo fu solo parziale. Infatti nel 1941 Hess, che si era trasferito in Alto Adige, fu costretto a rientrare in Germania dove scoprì che il “trattamento benevolo” nei suoi confronti era cessato: fu deportato nel campo di lavoro di Milbertshofen. Riuscì a sopravvivere alla guerra e al campo di concentramento. Ernst Hess, forse l’unico ebreo che godette della stima e della difesa personale di Hitler, morì nel 1983 a Francoforte. La sorella Berta ebbe una sorte ben diversa: fu una delle milioni di vittime dell’inferno del campo di sterminio di Auschwitz. A testimonianza del fatto che la "buona (isolata) azione" di Hitler nei confronti del suo ex ufficiale non può, di certo, cancellare l'orrore di cui egli fu responsabile.

Davide Scaglione

(Nella foto Ernst Hess)