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Qualificazioni Russia 2018, Sudamerica: rischio per Argentina e Cile. L'Uruguay vede il Mondiale
BUENOS AIRES, 6 SETTEMBRE - Road to Russia 2018: una strada decisamente in salita per due “regine” del calcio sudamericano. L’Argentina di Sampaoli non decolla ancora, non riuscendo ad avere la meglio nemmeno sul Venezuela, che invece è capace di strappare un pareggio che prolunga l’agonia di Messi e compagni. Va peggio al Cile, che inciampa in Bolivia e compromette le proprie chance di qualificazione. Il contemporaneo successo del Perù a Quito rende la volata verso Russia 2018 sempre più serrata ed entusiasmante, con Uruguay e Colombia che ipotecano il pass e il Brasile di Neymar che è già al Mondiale. [MORE]
ARGENTINA-VENEZUELA. L’avvio albiceleste al Monumental si è rivelato una triste illusione: rapida circolazione del pallone, profondità e pressione martellante hanno messo subito alle corde il Venezuela, ripetutamente salvato dalle parate di uno strepitoso Farinez e dalla sfortuna degli attaccanti argentini. Su tutti Icardi, pericoloso al 4' (diagonale di destro), al 9' (deviazione mancata di un soffio) e al 22' con un tocco ravvicinato di sinistro. Alla mezz’ora, in pieno forcing argentino e dopo il cambio forzato di Di Maria per problemi muscolari, ci ha provato con scarsa fortuna anche Dybala, protagonista di un sinistro dal limite fuori di un soffio. Poi si è visto pure Messi, costretto ad arrendersi ai riflessi di Farinez allo scadere di un primo tempo dominato in lungo e in largo.
Nel secondo tempo per la squadra di Jorge Sampaoli si è spenta la luce. In avvio di ripresa Murillo ha concluso un contropiede magistrale e firmato la rete del vantaggio vinotinto. Davanti al pubblico incredulo, l’Argentina si è sciolta come neve al sole, nonostante l’immediato pareggio deciso dall’autorete di Feltscher. Dopodiché l’Albiceleste è sparita dal campo, seppur con l’attenuante di un netto rigore negato a Icardi (agganciato in area da Villanueva). A sottolineare il deludente pareggio finale ci hanno pensato poi i fischi del pubblico e l’espressione affranta di Messi, specchio dell’impotenza argentina. La Seleccion si giocherà tutto il 5 ottobre nello scontro diretto contro il Perù, attualmente salito al 4° posto a pari punti con gli argentini.
BOLIVIA-CILE. Se l’Argentina soffre, non se la passa meglio il Cile (paradosso: per due anni consecutivi le squadre finaliste della Copa America). Dopo il crollo casalingo di giovedì scorso con il Paraguay, questa volta il Cile si è dovuto arrendere alla Bolivia (peraltro già fuori dai giochi), al termine di una nuova prestazione da dimenticare. La "Verde" ci ha messo cuore e gambe, sovrastando Vidal e compagnia sin dai primi minuti. Quasi non pervenuto Sanchez, protagonista di un innocuo tentativo al 24', e mai in partita Vargas, sostituito a metà ripresa da Paredes. La svolta è arrivata al 59', complice un fallo di mano in area di Diaz: rigore trasformato da Arce e buio pesto per la Roja, incapace di reagire anche dopo l’ingresso di Valdivia. Nel finale la Bolivia ha persino sfiorato il raddoppio con due conclusioni velenose dello stesso Arce, nonostante l’inferiorità numerica determinata dall’espulsione di Chumacero. Al triplice fischio, insulti e provocazioni tra le panchine hanno quasi innescato la rissa, tanto da richiedere l’intervento del personale di sicurezza.
ECUADOR-PERÙ. Divertimento e grande intensità invece a Quito, dove Ecuador e Perù si sono affrontati a viso aperto in una sorta di spareggio per restare aggrappati al treno Mondiale. L’ha spuntata il Perù, che ha ottenuto il primo successo esterno su otto sfide di qualificazione grazie a un micidiale uno-due firmato da Flores e Hurtado tra il 73' e il 76'. I padroni di casa, che hanno colpito una traversa nel primo tempo con un tiro-cross di Orejuela, si sono rifatti sotto all’80' grazie a un rigore trasformato da Enner Valencia. Ma il Perù ha saputo reggere alla pressione finale anche con un uomo in meno (rosso per Ramos al 79'), sfiorando il terzo gol in contropiede e portando a casa un successo che rilancia prepotentemente le aspirazioni di Guerrero e compagni.
PARAGUAY-URUGUAY. La faccia sorridente di questa 16^ giornata è però quella del maestro Tabarez, che ha festeggiato un successo decisivo in chiave qualificazione contro il Paraguay. A decidere il risultato tra sono stati un tiro dalla distanza del giovane Valverde (gioiello del Real in prestito al Deportivo La Coruna) e una fortunata carambola su tiro ravvicinato di Suarez. Sfortunati i padroni di casa, a cui non sono bastati la netta supremazia nella ripresa e la rete nel finale di Romero. Per la Celeste, con il nerazzurro Vecino in evidenza, un successo che vale il secondo posto in classifica dietro al Brasile e un’ipoteca sulla qualificazione diretta a Russia 2018.
Questa duqnue la classifica provvisoria del girone sudamericano: Brasile 37, Uruguay 27, Colombia 26, Perù 24, Argentina 24, Cile 23, Paraguay 21, Ecuador 20, Bolivia 13, Venezuela 8.
Claudio Canzone
Fonte foto: tuttosport.com