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Tutto ciò che il Signore ha creato ha un fine che solo Lui conosce. Uno dei fini che noi conosciamo ci dice che tutto serve per manifestare Onnipotenza, Gloria, Grandezza del nostro Dio. Lui è il Signore e il Creatore, Lui è la Provvidenza. Lui provvede perché ogni cosa possa raggiungere il fine per il quale è stata creata. Distruttore del disegno divino è Satana, il quale per invidia tenta l’uomo, perché esca dal disegno di Dio che è di vita eterna ed entri nel suo disegno che è di morte eterna. Dio lo ha detto: “Se ne mangi, muori”. [MORE]
Lasciandosi tentare da Satana, l’uomo non solo abbandona il disegno divino della vita, diviene distruttore di esso. Anziché cooperare con Dio a creare vita sulla terra, coopera con Satana a portare morte, ogni morte. Oggi l’uomo grida un lamento amaro contro tutte le morti che lo avvolgono, lo distruggono, lo annientano. Ignora però che lui stesso è cooperatore di Satana con i suoi molti peccati e trasgressioni della Legge del suo Dio e Signore. Non si risolvono i problemi di morte con le proteste, con le marce, con i meeting o i raduni.
Ogni disobbedienza a Dio distrugge il suo disegno divino di vita e di verità, di salvezza e di redenzione. Chi vuole invertire il cammino e da cammino di morte farlo divenire cammino di vita deve necessariamente percorrere la strada dell’obbedienza alla Parola del Signore, secondo l’attuale mozione dello Spirito Santo. Il disegno di Dio è purissima vita. Essa è il frutto dell’obbedienza alla Parola di Dio. Il disegno di Satana è di morte nel tempo e nell’eternità. Esso è il frutto della disobbedienza alla Parola. Si disobbedisce, si genera morte.
Obbedienza, benedizione, vita nell’uomo. Disobbedienza, maledizione, morte nell’uomo. Ognuno deve decidere, scegliere cosa vuole essere. Operatore di vita o operatore di morte. Operatore di giustizia o operatore di iniquità. Servo di Dio o servo di Satana. Oggi c’è una falsità che si respira come l’aria e inquina mente, anima, spirito, corpo dell’uomo. Si dice che seminando morte si raccoglie vita eterna. Non solo si distrugge il disegno divino della vita. Si proclama che alla fine tutti saranno nella vita. È la somma stoltezza che ci consuma.
Chi vuole rispettare il disegno divino scritto nelle fibre anche di un granello di polvere deve camminare nella luce più piena dello Spirito Santo. Poiché oggi l’uomo è avvolto dal peccato, non solo non conosce più il fine delle cose, neanche il suo fine conosce. L’uomo di oggi sta creando un vero caos universale. Sta invertendo ogni fine di ogni cosa e anche di se stesso. L’animale lo fa uomo. L’uomo lo fa animale. La donna la fa uomo. L’uomo lo fa donna. La morte la chiama vita. La vita la dice morte. Il bene lo dichiara male, il male lo dichiara bene.
Il vero Dio lo proclama un falso dio. Il falso dio lo innalza a vero Dio. La luce la respinge perché proclamata tenebra. La tenebra la innalza come vera luce. È il caos universale. Di questo caos sono responsabili anche molti figli della luce passati per insipienza e stoltezza nel campo delle tenebre, ma agendo con inganno come fossero figli della luce. Sono figli delle tenebre ma piantati nel campo della luce e dal campo della luce ingannano con le loro falsità. Non c’è inganno più invisibile di quello prodotto da un figlio delle tenebre vestito da figlio della luce.
Anche contro questo inganno mette in guardia l’Apostolo Paolo. Lui avverte i Corinti a stare molto attenti. Satana sa vestirsi bene da angelo di luce per la rovina dei credenti. Sa vestirsi anche da apostolo di Cristo e da suo missionario per la rovina del gregge del Signore. Sia Paolo che Gesù Signore mettono in guardia contro i distruttori del disegno di vita del Padre celeste. Gesù ci invita ad osservare le opere dei falsi Angeli. Paolo raccomanda di non uscire mai dalla Parola e dal Vangelo da Lui annunziati. Ogni parola contraria è di tenebra.
Se soltanto poteste sopportare un po’ di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate. Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina: vi ho promessi infatti a un unico sposo, per presentarvi a Cristo come vergine casta. Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo. Infatti, se il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi, o se ricevete uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo. Ora, io ritengo di non essere in nulla inferiore a questi superapostoli! E se anche sono un profano nell’arte del parlare, non lo sono però nella dottrina, come abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a voi.
O forse commisi una colpa abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunciato gratuitamente il vangelo di Dio? Ho impoverito altre Chiese accettando il necessario per vivere, allo scopo di servire voi. E, trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato di peso ad alcuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedonia. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire. Cristo mi è testimone: nessuno mi toglierà questo vanto in terra di Acaia!
Perché? Forse perché non vi amo? Lo sa Dio! Lo faccio invece, e lo farò ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che cercano un pretesto per apparire come noi in quello di cui si vantano. Questi tali sono falsi apostoli, lavoratori fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo. Ciò non fa meraviglia, perché anche Satana si maschera da angelo di luce. Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere.(2Cor 11,1-15).
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!
Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete (Mt 7,13-20).