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Pyeongchang 2018, la sorella di Kim alla guida degli atleti nordcoreani. Rabbia di Washington
NAPOLI, 7 FEBBRAIO - Ad ormai due soli giorni dalla cerimonia di apertura di venerdì prossimo, le Olimpiadi invernali di Pyeongchang hanno già iniziato ad infiammare il palcoscenico politico (e non solo sportivo) internazionale.
Come è noto, la principale sorpresa degli imminenti XXIII Giochi Olimpici invernali sarà la partecipazione della Corea del Nord alle competizioni, che si terranno nella località sudcoreana di Pyeongchang, situata ad una manciata di chilometri proprio dalla linea di confine tra i due Stati. Ma non è tutto.[MORE]
Se infatti il numero di atleti nordcoreani in gara è estremamente esiguo, altrettanto non può dirsi della delegazione di cheerleaders, funzionari e sportivi di altre discipline non in gara (su tutte il taekwondo) che il Paese di Kim-Jong-Un presenterà nella rassegna olimpica sudcoreana. Saranno 280 in tutto gli uomini di Pyeonghchang, molti dei quali già sono arrivati a destinazione.
A suscitare le ire statunitensi, tuttavia, non è stata nè la notizia della partecipazione nordcoreana alle Olimpiadi, nè tantomeno la nutrita delegazione che varcherà il confine tra le due Coree: l'irritazione USA, manifestata attraverso le parole del vicepresidente Mike Pence, è infatti tutta per la scelta di affidare la guida della "missione" di Pyongyang a Kim Yo-Jong, unica sorella di Kim Jong-Un.
Ad essere precisi, la rappresentativa del Nord è formalmente guidata dal capo del parlamento Kim Yong-nam. Nonostante questo, le luci della stampa e della politica internazionali sono tutte puntate sul primo membro della famiglia Kim a varcare il confine tra le due Coree, Kim Yo-Yong.
Kim Yo-Jong condurrà la delegazione di 22 membri del Nord in arrivo a Seul per una tre giorni di eventi, nel corso della quale è in calendario anche un incontro con il presidente sudcoreano Moon Jae-in. Gli uomini nordcoreani presenzieranno, ovviamente, anche alla cerimonia di apertura dei giochi, fianco a fianco proprio con il vicepresidente USA, la cui partecipazione è attesa.
Da Tokyo, dove è in viaggio, Pence ha già fatto sapere che non è escluso un incontro con la delegazione del Nord, ammonendo però su eventuali distorsioni del messaggio olimpico ad opera della propaganda del regime di Kim. Il numero due della Casa Bianca ha poi annunciato che a breve gli USA riveleranno il nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti di Pyongyang, il "più duro ed aggressivo mai messo in atto".
Quanto la partecipazione del Nord alle Olimpiadi sia una mossa ad effetto, studiata a tavolino, è ancora dubbio. Di certo, per il momento, c'è sicuramente il fatto che per la prima volta ad una competizione parteciperà una rappresentativa congiunta dei due Paesi. Sotto lo stemma della Corea unita, infatti, le giocatrici di hockey sul ghiaccio femminili di Nord e Sud si presenteranno insieme, nella stessa squadra, ai nastri di partenza del torneo olimpico.
Paolo Fernandes
Foto: pinterest.se