Estero
Putin in visita a Budapest: Russia e Ungheria firmano accordo sul gas
BUDAPEST, 18 FEBBRAIO 2015 - Sulla via del gas, Russia ed Ungheria proseguono la propria strada assieme rinnovando il loro accordo economico. In una città per un giorno semi blindata, con polizia ungherese posizionata in tutti gli angoli delle strade principali e nei luoghi nevralgici del percorso interessato, quest’oggi, il presidente russo Vladimir Putin è arrivato a Budapest.
Qui, verso le ore 17, ha incontrato il premier magiaro Victor Orbán. Al centro dell’incontro non soltanto il via libera per la fornitura di gas verso l’Ungheria, ma anche altri importanti argomenti. Il presidente Putin ha infatti offerto un piano di formazione professionale in Russia per esperti di energia nucleare ungheresi in modo da agevolare i lavori all’interno della centrale di Paks, unica centrale nucleare ungherese. Centrale che sarà ampliata grazie al prestito russo concordato già lo scorso anno.
Il presidente russo ha inoltre proposto l’apertura di un consolato ungherese a Kazan, capitale del Tatarstan che è stato della Federazione Russa. Ma non è tutto. Il consigliere di politica estera russo, Yuri Ushakov, ha confermato la possibilità da parte della società russa Metrovagonmas di supportare con un contratto di 250.000.000 euro alla produzione di ben 222 vetture per la metropolitana. Dopo l’incontro tra i due leader politici dei due paesi, si è svolta verso le 17.45 la conferenza stampa congiunta. «L’accordo sul gas firmato con la Russia nel 1996 - ha affermato Victor Orbán - è stato ereditato, non lo abbiamo firmato noi con il nostro governo. La scadenza è nel 2015, ma l’Ungheria non ha usato l'intera quantità di gas prevista da tale patto. Secondo l’accordo - ha proseguito il premier magiaro - dovremmo pagare anche quello non utilizzato. Oggi abbiamo stabilito che la parte non usata di tale accordo può essere fruita in futuro e lo pagherà solo quando lo userà».
Il presidente russo Putin ha sottolineato l'accordo sul gas: «Gasprom è pronto come attore sulla scena economica a fornire il gas che servirà all’Ungheria. L’Ungheria è libera di disporre di tale gas quando preferisce».[MORE]
Ma a dimostrazione di come l’incontro di oggi sia da collocare all’interno di una visione assolutamente riferita al panorama politico-economico europeo, risultano essere parecchie importanti le dichiarazioni finali del premier ungherese Victor Orbán il quale ha affermato: «Chiunque pensi che in #Europa sia possibile raggiungere un’economia competitiva escludendo la Russia dal mercato energetico del continente sta solo diffondendo illusioni».
(Immagine da kormany.hu)
Giovanni Maria Elia