Estero
Pussy Riot: Masha denuncia al New Times "degradanti condizioni di detenzione"
MOSCA, 8 DICEMBRE 2013 - Marya (Masha) Alekhina, membro del gruppo punk rock Pussy Riot ha scritto una lettera dal carcere descrivendo le terribili e degradanti condizioni del posto. Dopo la pubblicazione della lettera nel The New Times il 2 Dicembre, Alekhina ha scritto una seconda lettera dopo pochi giorni, il 5 Dicembre, denunciando che tutti i prigionieri venuti in contatto con lei sono stati puniti. [MORE]
La lettera del 5 Dicembre:
"Dopo il mio articolo recentemente pubblicato sulla rivista, The New Times , sulla vita nella colonia Nizhny Novgorod per le donne, la pressione ha cominciato ad essere esercitata su chiunque abbia avuto il minimo contatto con me. Sembra che l'operazione è in funzione tutto il giorno, stanno convocando decine di persone, anche di notte. Chiedo a tutti coloro che hanno passato del tempo in questo carcere, di far sentire che i loro diritti sono stati violati, in termini di salari, orari di lavoro, rifiuto di assistenza medica, ecc, di farsi avanti e parlarne. [...]Mi fa male vedere come, in totale segretezza e silenzio forzato, le cose irredimibili sono in corso."
Una violazione di diritti umani che non ha fine, ma ha voce ed è proprio attraverso questa che deve essere fermata. Questo non è il primo appello lanciato per chiedere aiuto, per chiedere che vengano rispettati i diritti dell'uomo, che la vita stessa venga rispettata.
(immagine da wikipedia)
Rossella Assanti