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Puó la Reggina lottare il prossimo anno per le posizioni Playoff?

Per lunghi tratti della stagione appena conclusa, la Reggina si è candidata prepotentemente a promessa del torneo 2020-21, complice una squadra almeno inizialmente competitiva con i vari Menez, Galabinov, Hatemaji, Armione, Adjapong, Di Chiara, Crisetig e Rivas. Gli amaranto hanno beneficiato di una difesa granitica soprattutto nella seconda fase del campionato fino alla brusca flessione che ha relegato la squadra al 14° posto: lontani dai playoff, lontani dai sogni di una città entusiasta, lontani dagli stessi desideri di Menez che aveva paventato senza troppi giri di parole l’obiettivo della Serie A insieme alla dirigenza.

I playoff sono rimasti a dodici punti. Irraggiungibili. A giocarsela ancora, dopo l’esclusione altrettanto clamorosa del Frosinone, sono rimaste Monza e Pisa. Su di loro è ancora possibile fare un pronostico, soprattutto attraverso alcuni portali dedicati che si possono trovare in una pagina che mette a confronto e dà informazioni dettagliate sui diversi siti scommesse, svelandone pro e contro e suddividendoli in categorie. E proprio i bookmaker hanno ormai le idee chiare su chi riuscirà a tornare in A dopo decenni di campionati minori, dando il Monza per favorito. Ma, a prescindere da chi vincerá, per una delle due il futuro calcistico è sicuramente a portata di mano, come potrebbe esserlo per la Reggina il prossimo anno.

Intanto, le prospettive amaranto per la stagione che verrá, cercano di prendere forma e sostanza dopo il clamoroso arresto del presidente Gallo. Acque ancora agitate sul fronte pagamento stipendi di marzo, aprile e maggio 2022 per un valore netto pari a 1,5 milioni di euro. Discorso analogo per lo squilibrio finanziario attorno ai 2 milioni al 31 marzo, cui si aggiunge il debito sportivo di 1,5 milioni e gli 800.000 per l’iscrizione al prossimo campionato. Il primo obiettivo della Regina per la stagione 2022-23 sarà centrare il piano di rateizzazione delle ritenuti fiscali marzo   2021-maggio 2022 dell’Agenzia delle Entrate. Un piano che supera i 6 milioni di euro. La data improrogabile è il 31 maggio, giorno in cui il club dovrà presentare alla COVISOC l’indice di liquidità funzionale alla presentazione della domanda di iscrizione. Infine, 22 giugno 2022: data ultima per l’iscrizione alla Serie B.

In quest’ottica economico-finanziaria che disturba la quiete calcistica di una piazza desiderosa di tornare a recitare un ruolo da protagonista, almeno in B, trapelano le prime indiscrezioni di calciomercato. Mentre il club si avvia ad un probabile e auspicabile cambio di proprietà, Mimmo Toscano si prepara alla sua nuova stagione in Romagna alla guida del Cesena e punta a portare con sé due atleti amaranto: Loiacono e Bianchi. Federico Ricci non sarà riscattato dall'Ascoli. Escludendo i giovanissimi Provazza, Bezzon, Rechichi e Lofaro che dovrebbero tornare a Reggio, Liotti, Situm e Gavioli rientreranno in amaranto visto che Cosenza e Renate non hanno alcuna opzione per rilevare il cartellino dei tre atleti. Il Cittadella gode del diritto di riscatto su Laribi ma non è affatto chiaro se i veneti eserciteranno l’opzione per mantenere il giocatore.

In questo scenario decisamente nebuloso, parlare delle prossime chance playoff per gli amaranto appare decisamente anacronistico. La Reggina 1914 attende principalmente novità importanti sul futuro dirigenziale, su eventuali acquirenti che potrebbero far fronte agli impegni assunti dalla proprietà uscente e all’iscrizione del prossimo campionato di B. Se è vero che almeno sei squadre del prossimo campionato cadetto sono in mani straniere, vedi Genoa, Venezia, Ascoli, SPAL, Parma e Como, Reggio Calabria si augura di poter entrare nelle mire di fondi stranieri, holding e proprietà estere. Non particolarmente esaltante come prospettiva, ma l’acquisizione implicherebbe almeno la sopravvivenza di un club ultracentenario come quello amaranto.