In Puglia ‘parassiti alieni’ mai visti prima attaccano piante
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BARI, 25 LUGLIO - A ragione dei cambiamenti climatici in atto, il surriscaldamento e le barriere comunitarie "colabrodo" sono arrivati in Puglia parassiti mai visti prima, è la preoccupazione allarmante lanciata da Coldiretti Puglia. "Colpiscono le ciliegie e i frutti con colorazione dall'arancio al rosso e gli effetti si vedono solo in un secondo momento sui frutti raccolti. L'invasione di virus e insetti alieni impone una strategia complessiva della Regione Puglia contro le numerose e incontenibili malattie delle piante che arrivano in Puglia attraverso le frontiere colabrodo dell'UE che, sia improntata su una tempestiva quanto efficace azione di prevenzione e contenimento, per non mettere a repentaglio il patrimonio arboreo e produttivo pugliese, già messo seriamente a dura prova", spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, nel corso di un dell'incontro tenutosi a Gioia del Colle per segnalare l'invasione dei moscerini della frutta (Drosophila Suzukii dei frutti rossi all'Aleurocanthus spiniferus), arrivati in Puglia nel 2012, probabilmente portati con le merci provenienti dall'Estremo Oriente.
Questa Drosophila causa danni gravi e irreversibili su diverse specie produttrici di frutta con buccia sottile e a polpa molle (ciliegie, prugne, uva) e molte bacche selvatiche, rileva Coldiretti Puglia, e si sta diffondendo indisturbata in assenza di efficaci ‘antagonisti naturali’ ed è già stato individuata in 12 regioni italiane e in 13 Paesi europei. "In provincia di Bari, Bat, Lecce, Taranto e Brindisi, secondo le rilevazioni degli ultimi mesi di BugMap, è stata segnalata la presenza della cimice asiatica” – rende noto il presidente Muraglia - “particolarmente pericolosa per l'agricoltura perchè prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all'anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili, col rischio di compromettere seriamente parte del raccolto” - avverte ancora che - “La Puglia non può permettersi l'invasione di altri virus alieni, dopo la 'tristeza' degli agrumi, il punteruolo rosso, fino ad arrivare alla xylella. L'invasione dell'Aleurocanthus spiniferus che attacca agrumi e vite, diffuso in Africa, Asia e Australia, è arrivato in Puglia nel 2008 e nella nostra regione si è insediato, anche perchè non c'è un'attività di monitoraggio specifica su questo insetto, per cui chiederemo alla Regione Puglia di attivarsi tempestivamente".
Vincenzo Verrastro e Nuarai Baser affeenti al ‘Centro di ricerche Ciheam di Bari’ evidenziano il fatto che le attività di osservazione e controllo possono essere un intervento determinante per la ragione che “l'infestazione registrata nel 2015-2016 si manteneva nella forbice tra il 3 il 16%, mentre nel 2019 si è allargata esponenzialmente dal 18 al 100%, dove le varietà Ferrovia e Lapins sono risultate particolarmente esposte” porta a conoscenza Coldiretti Puglia. Per i ricercatori la complessità del problema è legata all'impossibilità di verificare i primi sintomi delle infestazione ad occhio nudo, alla mancanza di strumenti efficienti per il controllo, con la conseguente perdita del valore commerciale del prodotto dopo 1-2 giorni dall'avvenuta ovideposizione e perdita economica del prodotto fino all'80%, rileva Coldiretti Puglia sulla base dei dati presentati dai ricercatori.
Luigi Palumbo