Cronaca

Puglia, il Presidente Vendola inaugura il nuovo anno scolastico in un campo Rom

BARI, 4 OTTOBRE 2013 -  E' stato inaugurato, come riportato dal sito della Regione Puglia, il nuovo anno scolatico in un campo Rom. Di seguito il commento del Pesidente della Regione Vendola:

“Sento l’orgoglio di rappresentare una Regione che inaugura l’Anno Scolastico in un campo Rom, con tante scuole, con una vera festa della fratellanza e dell’inclusione, dell’accoglienza e della diversità intesa come dono. Sono molto orgoglioso che nell’Italia dell’intolleranza, la Puglia abbia saputo rappresentare un lembo di fraternità e di intelligenza. Oggi ci mescoliamo: il destino dell’umanità è mescolarsi, abbattere i muri, i muri visibili e pesanti, ma soprattutto quelli invisibili, quelli che ci portiamo nelle nostre teste”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina, insieme all’Assessore regionale per il Diritto allo Studio Alba Sasso, all’inaugurazione dell’Anno scolastico 2013/2014 presso il Campo Rom di Bari Japigia.

“Parlare con cognizione di causa – ha proseguito Vendola – venire a vedere quali sono i luoghi in cui vive un pezzo di umanità, tra i più perseguitati nella storia, forse può consentire un modo di approcciare la questione del rapporto con chi è diverso da noi in forme più ragionevoli e più degne di un Paese civile”.
“Noi abbiamo la necessità – ha continuato il Presidente della Regione Puglia – di interrompere la strage. La strage è frutto delle leggi fasciste che l’Italia ha voluto costruire a causa di un populismo che semina veleni, intolleranza e cattiveria. Noi abbiamo il dovere di cancellare quelle leggi”.
Secondo Vendola “l’accoglienza è un dovere ed è un modo intelligente di affrontare i problemi della globalizzazione. Non guardare quel Mare Mediterraneo, che è diventato il più grande cimitero liquido in cui ci sono le vittime dell’indifferenza, sarebbe davvero incredibile. Quei morti chiedono a noi un gesto di civiltà e l’Europa che ci guarda e ci ammonisce. Le nostre leggi sono state una vergogna: cambiamole”. [MORE]

(Fonte Regione Puglia)