Economia
Puglia: aumenta la deflazione e i prezzi crollano
BARI, 21 OTTOBRE 2014 - I dati Istat mostrano per tre mesi di fila dati negativi sull'andamento dei consumi in Puglia. Se ora l'indice dei prezzi è 108 (gli ultimi dati utili sono quelli di Settembre 2014), significa che la deflazione ha colpito per lo 0,4% su base mensile e per lo 0,7% confrontando i dati di oggi con quelli di Settembre 2013.[MORE]
I numeri raccontano come i pugliesi (così come gli italiani in genere) rispondano alla crisi economica: si compra di meno e solo lo stretto necessario per andare avanti. Così, addio anche ai cellulari, le cui vendite scendono in Puglia del 12,3%, mentre restano stabili solo le spese per gli alimentari. Contrariamente alle aspettative, contro un comparto dell'abbigliamento al ribasso; aumentano invece le vendite nel tessile e quelle per le spese scolastiche (a causa del rincaro libri?).
Quest'anno, sono finiti sotto la lente di ingrandimento dell'Istat quasi 1500 categorie merceologiche: commentando i dati, la Confartigianato Imprese Puglia ha dichiarato la propria preoccupazione di fronte alle nuove abitudini dei pugliesi e non solo.
“Il rischio di una spirale deflattiva risiede nel fatto che un continuo calo dei prezzi significa meno guadagni e meno liquidità per le imprese, con un effetto domino sulla produzione e, di conseguenza, sul mercato del lavoro difficile da arrestare. L’abbassamento del costo del denaro, recentemente deliberato dalla Banca centrale europea, non sembra produrre gli effetti sperati” (fonte Ansa) spiega in conferenza stampa il presidente dell'associazione delle imprese pugliesi.
Un calo simile non ha precedenti e la Puglia si ritrova non solo impreparata ad affrontare la crisi, ma anche pronta a ritornare alle origini: si riparano gli abiti, oppure si noleggiano per evitarne l'acquisto.
(Foto imagelinenetwork.com)
Annarita Faggioni