Psichiatria mia bella - Alla ricerca delle cure che Basaglia sognava
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TRENTO, 09 MAGGIO 2012- Un libro sui "matti" e sulla follia? Non esattamente, o almeno non solamente. Psichiatria mia bella - Alla ricerca delle cure che Basaglia sognava, Renzo de Stefani, racconta l'Italia della salute mentale dopo la Legge Basaglia, che il 13 maggio 1978 sancì la chiusura dei manicomi. Il libro, pubblicato dalle Edizioni Erickson, è stato scritto dal primario del Servizio di salute mentale di Trento, Renzo De Stefani, in collaborazione con il giornalista Jacopo Tomasi.
Da quel maggio 1978 il Paese è cambiato, così come la psichiatria. I manicomi sono stati chiusi ma, in molte realtà italiane, hanno semplicemente cambiato nome, senza che siano state attivate quelle modalità di cura "sul territorio" che Basaglia auspicava e, probabilmente, sognava. Psichiatria mia bella parla di questo. Racconta di matti e di follia attraverso le esperienze di chi questa dimensione l'ha vissuta da vicino: malati, familiari, operatori. E' un insieme di storie di "matti perbene" e di riflessioni sulla salute mentale ai tempi dello spread impazzito. Ma è, soprattutto, il tentativo di far conoscere un'idea di psichiatria che, partendo da un piccolo Servizio di salute mentale di provincia, sta ottenendo riconoscimenti in giro per il mondo: dalla Cina agli Stati Uniti, dalla Svezia al resto d'Italia. Quest'idea, che affonda le radici nel pensiero basagliano, si chiama "fareassieme", e grazie alla tenacia del primario del Servizio di salute mentale di Trento, Renzo De Stefani, e del suo gruppo di medici, operatori e volontari, non è rimasta sulla carta, ma ha preso corpo nelle stanze del Centro di salute mentale attraverso diverse attività che coinvolgono chi soffre di disagio psichico, i loro familiari, semplici cittadini, medici, operatori e gli ormai famosi Ufe/Utenti familiari esperti. Tra successi e capitomboli, sorrisi e critiche. [MORE]
Psichiatria mia bella racconta una compagna di vita - la follia - che ha affiancato, in modi e tempi diversi, tutti i protagonisti del libro. Da Giancarlo a Maurizio, passando per Mara, Leda, Giuseppe, Salvatore, Mirella...
Questo libro non si limita a fotografare questi 34 anni, dal 13 maggio 1978 al 13 maggio 2012. Psichiatria mia bella va oltre. Vede la Legge 180 come una "signora" che, dopo 34 anni vissuti tra alti e bassi, aspetta un figlio. E questo figlio è una ipotetica Legge 181 che sappia raccogliere l'eredità di Basaglia dando piena attuazione alle sue idee, sul modello del "fareassieme". Le ultime pagine, infatti, riportano una proposta di legge "vivace e colorata" scritta dall'associazione "Le parole ritrovate" affinché tutti i "matti" possano essere curati degnamente, a qualsiasi latitudine si trovino, in Italia e nel mondo.
Scheda libro: http://www.erickson.it/Libri/Pagine/Scheda-Libro.aspx?ItemId=40059
(notizia segnalata da Edizioni Erickson Edizioni Erickson)