Protestano i cameramen precari, a rischio la visione delle partite di calcio
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BOLOGNA – Dopo lo sciopero dichiarato dei calciatori, protestano i cameramen precari e la loro protesta potrebbe oscurare le gesta atletiche dei primi, con uno sciopero delle riprese delle partite di calcio.
I motivi dell’assemblea sono “Trasferte indecenti, lavoro nero, inquadramenti irregolari, condizioni di sicurezza non sempre limpide”.
Ad ospitare i cameramen precari è la Fistel-Cisl che ospita i la prima assemblea nazionale del “Clb” , il Coordinamento dei lavoratori del broadcast.[MORE] Il Clb, ricorda una nota della Cisl, “e’ nato da poco piu’ di un anno ed in questo periodo e’ riuscito ad associare circa 500 professionisti (operatori di ripresa, montatori, mixer e altri ancora) che operano nel settore televisivo senza un contratto stabile”.
E’ la “forza lavoro” che viene utilizzata per realizzare grosse o piccole produzioni tv, e per effettuare riprese e trasmissione degli eventi sportivi, ad iniziare dalle partite di calcio, un mondo che “muove business astronomici”.
In Emilia-Romagna, fa sapere la Fistel-Cisl, “sono circa una quarantina i free lance che operano in questo settore” e “sono i lavoratori precari del broadcast che spesso devono subire trasferte indecenti, lavoro nero, inquadramenti irregolari, condizioni di sicurezza non sempre limpide”, sottolinea il sindacato che vuole porre un freno a questi fenomeni prima che si troppo tardi. “Piu’ si sviluppa questo mercato del lavoro ‘anomalo’, piu’ i lavoratori stabili assunti dai network vedono diminuire attivita’, diritti e retribuzione".