Protesta Pdl davanti al tribunale. Alfano: «Non parteciperemo alle prime sedute del Parlamento»
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MILANO, 11 MARZO 2013 - Alla fine, nonostante gli inviti del Cavaliere, il Popolo della Libertà attuerà la sua protesta contro i giudici. I parlamentari del Pdl, riuniti a Milano, hanno deciso di presentarsi davanti al Tribunale, entrare nell’edificio e fermarsi davanti l’aula del processo Ruby. Davanti alle porte del Tribunale, inoltre, è stata indetta una conferenza stampa nella quale deputati e senatori pidiellini faranno sentire le loro voci in sostegno di Silvio Berlusconi, ancora ricoverato al San Raffaele.
Il primo a parlare è stato il segretario Angelino Alfano, il quale ha invocato l’intervento del Capo dello Stato, che incontrerà domani: «Noi abbiamo un interlocutore di cui ci fidiamo, che è il presidente della Repubblica e del Csm, Giorgio Napolitano, a cui affidiamo la nostra preoccupazione per questa emergenza democratica» si legge sul Corriere della Sera.[MORE]
Alfano ha motivato la manifestazione davanti al tribunale con «tre fatti gravissimi»: il mancato riconoscimento del legittimo impedimento agli avvocati di Berlusconi, peraltro parlamentari, Ghedini e Longo, la visita fiscale a Berlusconi e la richiesta di giudizio immediato da parte della Procura di Napoli.
Ansa, inoltre, riporta l’idea di Alfano proposta nel suo intervento durante la riunione dei parlamentari Pdl: «Stanno tentando di eliminare per via giudiziaria Silvio Berlusconi. È uno scandalo ed io sono personalmente scandalizzato per le questioni giudiziarie. Valutiamo di non partecipare alle prime sedute del Parlamento perché quello che sta accadendo è contro i principi della democrazia e delle istituzioni repubblicane che il Pdl ha sempre rispettato».
(Foto: notiziedabruzzo.it)
Giovanni Gaeta