Cronaca
Programma Stages, il presidente Talarico si assuma le sue responsabilità
Catanzaro, 9 giugno 2011 - Siamo sempre noi, i vincitori del Programma Stages che, per quanto tentino di boicottarci e di scoraggiarci, siamo sempre qui e lo saremo sempre a lottare con le unghie e con i denti per la difesa di un nostro diritto sacrosanto, quello sancito nella legge regionale n. 32/2010, legge che i “Signori” della Regione Calabria dimenticano sia una fonte normativa di rango primario che deve necessariamente trovare applicazione, e non rimanere disattesa ormai da quasi un anno.[MORE]
Il nostro Programma è terminato il 20/10/2010, ma già da luglio 2010 è iniziata una odissea fatta di tavoli tecnici ed incontri con le istituzioni che manifestavano la massima volontà di trovare una soluzione per noi. Peccato che manifestassero e basta perché fin da allora ci prendevano in giro come dimostrano i fatti: ad oggi siamo disoccupati da quasi un anno.
In uno di questi famosi tavoli tecnici il Presidente Talarico arrivò anche a garantire un contributo per stagista di 12 mila euro (non 10, come risulta dalla legge) ai presidenti di Anci ed Upi. E col senno di poi ci chiediamo come abbia potuto, considerando che ad oggi non riesce neppure a garantirne 10 mila a stagista con tutta una legge votata all’unanimità ed in vigore da 8 mesi.
Dall’approvazione della legge di novembre il nostro è stato un vero e proprio calvario fatto di tappe e di passaggi burocratici inspiegabilmente rallentati e problematici, tanto da rasentare il ridicolo (elenchi pubblicati e revocati più volte per madornali errori, un inutilizzabile finanziamento di 200 mila euro prima ancora che uscisse il bando e senza che nessuno sappia ad oggi che fine abbia fatto, un bando contrario alla legge che finanzia solo 55 di noi).
I nostri sit in ormai sono una prassi, i nostri articoli, le nostre partecipazioni a trasmissioni televisive, nulla è servito per far si che le istituzioni si assumano le loro responsabilità. Il Presidente Talarico si è sempre rifiutato di incontrarci per fornire qualche spiegazione a tutto ciò, affidandoci di volta in volta al galantuomo del suo Capo di Gabinetto, recentemente e meritatamente nominato anche Cavaliere della Repubblica, ma che per tutti i colpi che sta “parando” al Presidente andrebbe nominato anche scudiero ufficiale della Presidenza. Qualche consigliere regionale poi da mesi promette impegno a risolvere la questione, in particolar modo il capo gruppo del PDL, l’On. Fedele, che in un intervento del 23/05 c.a., rispondendo ad uno dei nostri tanti articoli, chiaramente arrabbiato per la situazione di stallo che vige da mesi e mesi, reputava “illazioni infondate” le nostre sacrosante richieste di risposte, e contestualmente osannava il massimo impegno regionale sulla nostra vicenda.
Bene, che qualcuno ci spieghi allora in cosa consiste questo “massimo impegno” tante volte osannato in fase si campagna elettorale, perché noi, senza stipendio da 8 mesi, pur sforzandoci ampiamente non riusciamo a vedere un tubo.
Il Presidente Talarico, poi, intervenendo personalmente alla trasmissione televisiva art. 21 di Lino Polimeni ha dichiarato pubblicamente, senza mezzi termini, che “in tempi brevissimi, al primo consiglio utile” avrebbe stanziato le cifre che ci riguardano. Il primo consiglio utile sarà il 20 giugno, ma a quanto pare, come è emerso dalla conferenza dei capigruppo del 07/06 c. m. anche in tale data per noi non sarà fatto nulla, ma FORSE, ammesso che si riescano ad accordare, se ne parlerà l’1 agosto.
A questo punto esigiamo dal Presidente una presa di posizione ufficiale, gli chiediamo un incontro dove deve chiarirci personalmente cosa sta accadendo e non ammettiamo più rifiuti. Soprattutto la sua promessa di risolvere il 20 giugno deve essere mantenuta.
La legge n. 32, rimanendo inattuata ci sta arrecando un danno abnorme, intanto perché ipotizzando di mese in mese che si completi tale procedura, stiamo anche rifiutando ulteriori offerte di lavoro in quanto non ci si può impegnare in qualcosa sapendo che da un momento all’altro si deve abbandonare per altro. Inoltre tale legge ci sta impedendo di trasferirci altrove. Il trattamento squallido che la nostra Regione ci sta riservando ha generato nella maggior parte di noi l’impulso a fuggire il più lontano possibile, ma ovviamente si attende perché si spera in un miracolo da un momento all’altro. Non dimentichiamo poi che, alla nostra età ed in un periodo di crisi così estrema, rimanere un anno inattivi senza produrre reddito è qualcosa di catastrofico.
In ultima istanza vorremo aggiungere che siamo esausti di parlare con chicchessia che non fa altro che scaricare barile ad un avversario: il Presidente all’Assessore, il Consigliere al Fumzionario ecc. ecc.. La responsabilità è di tutti ed è sancita legislativamente in una legge.
Una persona però è al di sopra di tutti quanto a responsabilità in questa vicenda ed è il PRESIDENTE TALARICO che non può più continuare a promettere a vuoto ed a sfuggire a questa storia.
Il 20 giugno saremo fuori dal Consiglio, pronti ad incatenarci ed a realizzare una protesta senza precedenti.
SIAMO STANCHI DI FARCI CALPESTARE LA DIGNITA’.
I giovani del Programma Stages