Cronaca
Progettano rapina spacciandosi per poliziotti, arrestati. A Bologna tre in manette
Progettano rapina spacciandosi per poliziotti, arrestati. A Bologna tre in manette, avevano simboli contraffatti
BOLOGNA, 19 FEB - Si fingevano tecnici dell’azienda di distribuzione dell’acqua o del gas e, insieme ad altri complici travestiti da agenti della Polizia municipale, si presentavano a casa delle vittime e dopo aver inscenato un’emergenza all’interno dell’appartamento, con uno stratagemma si facevano consegnare soldi e gioielli.
Proprio con questa tecnica hanno agito le tre persone arrestate dagli agenti della Squadra mobile di Biella in collaborazione con quelli della Sottosezione della Polizia stradale di Novara Est.
Durante un colpo messo a segno a Mantova si erano finti tecnici del gas e, dopo averlo spruzzato in casa con delle bombolette, hanno detto di temere un incendio nel quale si sarebbero potuti bruciare tutti i soldi e rovinare i gioielli che erano nell’appartamento.
Erano mesi che in città molte persone, in particolar modo anziani soli, denunciavano truffe di questo tipo, sulle quali gli investigatori della Mobile biellese stavano indagando, condividendo con i colleghi della Polizia stradale i numeri di targa delle auto utilizzate dai malviventi, scoprendo così che erano palesemente falsificate.
Proprio questo particolare ha tradito i tre criminali che, mentre transitavano in autostrada, sono stati notati da una pattuglia della Stradale che si è accorta della targa evidentemente falsificata.
A quel punto i poliziotti hanno deciso di seguire l’auto e nel frattempo hanno allertato i colleghi della Mobile che li hanno raggiunti in pochi minuti.
All’altezza della barriera autostradale di Rondissone (Torino) è scattata la trappola: mentre l’auto pedinata era incolonnata al casello gli agenti sono intervenuti per effettuare un controllo.
Alla vista della Polizia i criminali hanno tentato la fuga speronando prima l’auto che avevano dietro e poi quella che li precedeva, ma non sono riusciti a superare il blocco formato dalle macchine dei poliziotti, che nel intanto avevano chiuso l’uscita del casello.
Nonostante fossero circondati i criminali hanno tentato il tutto per tutto scagliandosi contro i poliziotti che però sono riusciti ad immobilizzarli.
I sospetti che si trattasse proprio dei truffatori seriali sono stati dissipati dopo aver perquisito la loro auto, nella quale sono stati trovati 11.700 euro in contanti, gioielli, una divisa della Polizia municipale, radio ricetrasmittenti, un lampeggiante blu del tipo in uso alle Forze dell’ordine, alcune targhe false, attrezzi utili allo scasso e indumenti utilizzati per camuffarsi.
Nel corso dell’indagine gli investigatori hanno poi appreso che proprio quella mattina era stato messo a segno un furto ai danni di una coppia di persone anziane di Mantova, realizzato sempre con le stesse modalità.