Cronaca
Professore ucciso: non ancora rinvenuta l'arma del delitto
BERGAMO, 5 OTTOBRE- Ancora nessuna traccia dell’arma del delitto, probabilmente un’accetta o una roncola, con la quale sarebbe stato ucciso Cosimo Errico, il docente 58enne assassinato mercoledì 3 ottobre all'interno della fattoria didattica Cascina dei fiori, in una località di campagna di via Chiosi a Entratico (Bergamo).
Non viene esclusa nessuna pista dalle indagini che spaziano dal movente sentimentale a quella di probabili litigi con i vicini, transitando per la rapina o l'ambito familiare.
L’ipotesi più avvalorata sembra essere quella motivata dal delitto maturato in seguito a uno screzio per ragioni economiche, forse con uno o più dei dipendenti della fattoria.
Il professore di origini leccesi, come secondo lavoro, si occupava della gestione del casolare di Entratico, che aveva comprato una decina d’anni fa e aveva destinato a ‘fattoria didattica’, con l’organizzazione di atività richreative, dedicate soprattutto a visite da parte di scolaresche provenienti da tutta la Lombardia.
Per la cura degli animali e dei terreni circostanti, la vittima si faceva aiutare da lavoratori stranieri, indiani, pakistani e nordafricani, che reclutava anche tra gli ospiti del vicino centro di accoglienza di Vigano San Martino (BG).
Alcuni di loro pare fossero in nero, con stipendi bassi o addirittura non pagati
Gli inquirenti, per avere un quadro il più possibile completo, stanno anche indagando sulla vita privata dell'uomo.
Luigi Palumbo
Fonte immagine: Il Giorno