Cronaca

Professore si dichiara ad una sua studentessa, è polemica

URBINO, 03 GIUGNO 2013 – Dopo essersi dichiarato alla ragazza, ha scatenato le reazioni di tutta l’università e non solo. Lui, un professore della Carlo Bo di Urbino, 59 anni, ora è «molto amareggiato», «quando questa vicenda finirà non basteranno le scuse», dichiara il suo avvocato Tiziano Paoloni.

Ciò che più ha offeso il professore è la gogna, «lo scempio subìto», «il fango», «gli insulti». È passato per «uno sporcaccione», «un pedofilo», mentre il suo era «un sentimento purissimo», dichiarato dopo aver riflettuto per tanto tempo attraverso un bigliettino.

Il Corriere della Sera lo pubblica integralmente «Oggi volevo dirti alcune cose, ma non mi sembra possibile, come vedi non siamo soli. Per il momento desidero dirti solo che ti amo moltissimo». Poi la firma, insomma una vera e propria dichiarazione d’amore. La ragazza in questione, 23 anni, è una studentessa del corso di Filosofia teoretica, «acqua e sapone, per niente appariscente», così la descrivono degli studenti.

Dopo aver letto il bigliettino è rimasta sconvolta, turbata tanto da far leggere il messaggio al fidanzato, anche lui studente ad Urbino. Lui in preda alla gelosia ha cominciato ad insultare il professore attraverso della email. Poi per vendetta, il bigliettino è stato fotocopiato e in pochissimo tempo ha fatto il giro dell’università e dei giornali. Il professore, richiamato dal senato accademico è stato sanzionato lo scorso martedì attraverso un pubblico richiamo.

Ora però lo stesso rettore, Stefano Pivato, definisce la reazione alla vicenda troppo «esagerata». Debora Caporale, 22 anni, rappresentante degli studenti nel senato accademico dopo aver parlato con la ragazza, ha dichiarato sempre per Corriere «non c’erano mai state avances, mai approcci sessuali, niente di erotico, nessuna violenza e nessun ricatto, solo una volta lei era a casa malata e lui si offrì via mail di prenderle dei medicinali - e aggiunge – il docente ha un ruolo preciso e c'è un certo confine che non può essere mai oltrepassato, ecco perché abbiamo invocato la violazione dell'articolo 5 del codice etico dell'ateneo». [MORE]

(fonte: Corriere della Sera)

Rossana Palazzo