Economia
Procura di Trani, sull'agenzia di rating 6 indagati
TRANI, 10 AGOSTO 2011- Nell’ordinanza di esibizione degli atti firmata dalla Procura di Trani in merito all’indagine sulle agenzie di rating, partita dagli esposti dei consumatori, si evince che, “alcuni analisti delle agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's avrebbero pesantemente fuorviato il mercato con giudizi falsi, infondati o comunque imprudenti".[MORE]
Stando ad indiscrezioni sugl’atti, sarebbero 6 gli indagati nell'ambito dell'inchiesta: tre analisti "con funzioni apicali" di S&P, uno di Moody's e i responsabili legali per l'Italia delle due agenzie. In particolare, nell'Ordine di esibizione di atti, gli analisti di Standard e Poor's indagati che risultano ingagati sono Eilen Zhang, Frank Gill e Moritz Kraemer (quest'ultimo responsabile per il debito europeo). A questi si aggiunge un non identificato dirigente senior analyst di Moody's e un numero imprecisato di "persone da identificare".
Per una maggiore chiarezza, i fatti che hanno indotto gl’inquirenti ad aprire le indagini risalgono il primo, al 20 maggio scorso quando, secondo i PM, “gli analisti Zhang e Gill con la collaborazione e supervisione di Kraemer "divulgavano in un report l'avvenuto "taglio dell'outlook del debito sovrano dell'Italia da stabile a negativo ("Republic of Italy Outlook Revised to Negative On Risk Of Persistent High Debt Ratio; "A+/A-1+"), diffondendo non contestualmente ma solo il 23 maggio 2011 altro report esplicativo delle ragioni della rivisitazione dell'outlook ("Why we revised the Outlook on Italy To negative"): giudizi/previsioni da ritenere falsi, parzialmente infondati e comunque imprudenti, tendenziosi e scorretti (anche nelle forme di comunicazione) secondo quanto asserito da altre Agenzie di rating (Moody's e Fitch), oltre che dalle supreme Autorita' nazionali (Ministero Economia) che in pari data (21/5/2011) con un comunicato stampa (il n. 72) smentiva - alla stregua di dati macroeconomici ufficiali - il summenzionato giudizio di S&P che (con)causava sensibili perdite di titoli azionari, obbligazionari e dei titoli di Stato nazionali".
Il secondo fatto contestato agl’indagati riguarda “il giorno venerdi' 1 luglio 2011 poco dopo le 13 (prima della chiusura dei mercati) elaboravano e divulgavano in un'ulteriore nota ("Despite Announced Austerity Measures, Italy Still Faces Substantial Risks to Debt Reduction") giudizi negativi sulla manovra finanziaria presentata in Consiglio dei Ministri dal Ministro dell'Economia quando il testo della stessa non era ancora ufficiale e definitivo, cosi' determinando ulteriori turbolenze sul mercato dei titoli e sulle aste dei titoli di Stato".
Come sottolinea la Procura di Trani, "In conseguenza della diffusione dei sopra descritti giudizi si determinava il pericolo di una apprezzabile alterazione del prezzo degli strumenti finanziari oggetto di contrattazione".
Al non ancora identificato analista di Moody's viene contestata anche l’ipotesi di manipolazione del mercato. In pratica, stando agl’atti, l’analista in questione, "in concorso con persona o persone in via di identificazione, nell'esercizio dell'attivita' di 'rating' per conto dell'agenzia Moody's Investor Service elaborava e diffondeva in data 6/5/2010 - a mercato aperto - verso le ore 11.15, notizie false (anche in parte) sulla tenuta del sistema economico e bancario italiano, concretamente idonee a provocare una alterazione del prezzo di strumenti finanziari. Piu' segnatamente, divulgava via internet comunicati stampa riassuntivi di precedenti report della medesima Agenzia - si legge ancora nell'ordinanza - anche esprimevano giudizi negativi sul sistema economico-bancario italiano (definito 'a rischio'): giudizi da ritenersi falsi, infondati o comunque imprudenti secondo quanto asserito da altre Agenzie di rating oltre che dalle supreme Autorita' nazionali che - in pari data (6/5/2010) ed a mercato aperto - smentivano i giudizi di Moody's che, peraltro, l'indomani 7/5/2010 sostanzialmente ritrattava il proprio precedente giudizio".
Come hanno fatto presente i pm di Trani, tutto ciò ha determinato “un'alterazione (da quantificare) di strumenti finanziari”. La diffusione di informazioni non veritiere determina il generarsi di una “sorta di 'aggiotaggio informativo', cioe' una 'manipolazione' del mercato che procura pesanti danni che si riverberano sull'economia globale (non solo su quella del Paese destinatario del rating/outlook 'negativo')”.
In merito alle indagini, numerose sono le persone ascoltate dagl’inquirenti. Tra questi figurano l'ex premier Prodi, il governatore di Bankitalia Draghi e il ministro dell'Economia Tremonti.
Rosy Merola