Politica
Procura di Napoli a Berlusconi, indichi data o accompagnamento coatto
NAPOLI, 13 SETTEMBRE 2011 - A seguito dell’impossibilità (a causa della sua trasferta europea) di Silvio Berlusconi di presentarsi oggi presso la procura di Napoli per l’affare 'Lavitola-Tarantini', i pm partenopei hanno provveduto ad indicargli quattro possibili date per l'interrogatorio, in qualità di persona offesa: 15, venerdì 16, sabato 17 o domenica 18 settembre, dalle ore 8 alle ore 20.[MORE]
La citazione è stata notificata questa mattina al Premier nella residenza di Villa San Martino, ad Arcore (Monza). In assenza di Berlusconi, l’atto è stato affidato ad un addetto della sua segreteria. Nella citazione, i pubblici ministeri hanno evidenziato che la deposizione è rilevante in riferimento al fatto che si tratta di un procedimento con persone detenute, ovverosia Gianpiero Tarantini e la moglie Angela Devenuto, il primo in carcere a Poggioreale, la seconda ai domiciliari a Roma.
A quanto risulterebbe dal suddetto atto, per la procura è importante ascoltare il Premier, al fine di poter decidere in merito alle sorti di Tarantini e consorte.
In riferimento alla linea difensiva scelta da Berlusconi di evitare un faccia a faccia con i pubblici ministeri e di affidarsi ad una memoria scritta, il procuratore capo di Napoli, Giovandomenico Lepore, intervenuto a "24 Mattino" su Radio 24, ha replicato così: "La memoria difensiva del premier Berlusconi non basta ad evitare il faccia a faccia coi magistrati".
Lepore ha aggiunto che: "Non è un memoriale ma una memoria difensiva. Ma non basta, anche se va letto ciò che c'è scritto e tenerne conto ai fini processuali. Va sentita la parte lesa, noi abbiamo elementi per pensare che ci sia un'estorsione e la vittima, il premier, nega l'estorsione, quindi dobbiamo sapere i particolari. La memoria difensiva non basta perché è una versione unilaterale, vanno fatte le domande e ci sono fatti specifici da contestare. Le controdeduzioni con domande da parte dei magistrati sono necessarie per fare chiarezza, non per senso di persecuzione nei confronti di qualcuno. Nessun cittadino si può sottrarre a suo piacimento all'esame da parte dei magistrati. Lo stesso Presidente della Repubblica può essere sentito come teste, con prerogative come quella di essere sentito al Quirinale, ma non si può sottrarre".
Ed è proprio per questo che, nel caso di un rifiuto di Berlusconi a farsi ascoltare nelle quattro date indicate (15, venerdì 16, sabato 17 o domenica 18 settembre, dalle ore 8 alle ore 20), i pm provvederanno ad avviare la procedura per l'accompagnamento coatto del testimone. La Procura di Napoli sottolinea che tale azione richiederebbe, comunque, l'autorizzazione della Camera, essendo Berlusconi un deputato
Rosy Merola