PROCIDA (NA), 26 GENNAIO 2014 - Nel pomeriggio di sabato il cadavere di una donna di nazionalità moldava di circa 40 anni è affiorato dalle acque del mare del porto, davanti all'aliscafo Zenith della compagnia Caremar.
Secondo le ricostruzioni dei carabinieri la donna sarebbe partita il giorno prima con la nave Medmar per raggiungere l'isola di Ischia. Era stata poi dichiarata dispersa dal personale del traghetto “Rosa D’Abundo”. Probabilmente si è trattato di suicidio, dal momento che il personale di bordo ha trovato uno zainetto contenente i documenti della donna ed una lettera da cui è emersa una sua grave situazione depressiva.
Il fatto è stato poi denunciato ai carabinieri che hanno cominciato le ricerche in mare. Fino a ieri pomeriggio, quando l'equipaggio dell'aliscafo della Caremar fermo nel porto di Procida ha avvistato il cadavere in acqua. Ad occuparsi dell'operazione di salvataggio sono stati gli uomini della capitaneria di porto, guidata dal tenente Panico, in collaborazione con i colleghi delle capitanerie di Ischia e Pozzuoli.
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Tuttavia sono ancora in corso gli accertamenti che la donna deceduta in mare sia la stessa proprietaria dello zainetto e dei documenti in esso ritrovati.
Valentina D'Andrea
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