Processo WHY NOT: sentito in aula ex assessore regionale Morrone
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Catanzaro, 15 marzo 2012 - Anche l'ex assessore della Regione Calabria Ennio Morrone - attuale consigliere regionale - e' stato tra le persone sentite ieri in aula nell'ambito del processo a carico delle 27 persone rinviate a giudizio a seguito della nota inchiesta "Why not", avviata nel 2006 dall'allora sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro
Luigi de Magistris e poi, dopo l'avocazione a quest'ultimo, affidata alla Procura generale, che riguardava un presunto comitato d'affari che avrebbe illecitamente gestito i soldi destinati allo sviluppo della Calabria. Davanti ai giudici del tribunale collegiale di Catanzaro (presidente Antonio Battaglia, a latere Adriana Pezzo e Giovanna Matroianni) Morrone, che e' imputato per abuso d'ufficio, affiancato dal suo avvocato, Franco Sammarco, ha risposto alle domande del sostituto procuratore generale, Massimo Lia, fornendo la propria versione rispetto all'iter dei progetti regionali per i quali e' stato coinvolto nell'inchiesta, e chiarendo che essi sono stati affidati per far fronte ad effettive necessita' dell'Ente, ma nei dettagli erano seguite dai funzionari, mentre l'organo politico si limitava a fornire l'indirizzo da seguire.
Nessuno dei lavoratori impiegati dalle societa' "incriminate" cui quei progetti furono affidati, ha comunque ribadito Morrone, sarebbe stato da lui raccomandato o segnalato in alcun modo. Oltre all'ex assessore sono stati sentiti anche altri due imputati, Marino Magaro' e Giancarlo Franze'. Quanto alle dichiarazioni di Caterina Merante, testimone chiave dell'inchiesta "Why Not", chiamata a rispondere dell'unico capo d'accusa contestatole, e cioe' una contravvenzione alle leggi in materia di lavoro, la pubblica accusa ha chiesto ed ottenuto di acquisire direttamente i verbali dell'interrogatorio da lei reso in fase di indagini. Il processo e' stato infine aggiornato, e proseguira' secondo un calendario gia' stabilito il prossimo 28 marzo.[MORE]