Processo Raggi, parla Raineri: "Marra consigliere privilegiato"
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ROMA, 9 NOVEMBRE - Si sta svolgendo in queste ore il processo della sindaca di Roma Virginia Raggi.
La prima cittadina è accusata di falso in relazione alla nomina di Renato Marra alla direzione del dipartimento del Turismo del Campidoglio.
Secondo la procura ad occuparsi della pratica della nomina fu Raffaele Marra, fratello di Renato, quando invece si sarebbe dovuto astenere, per tale motivo anch'egli è sotto inchiesta per abuso di ufficio.
Virginia Raggi avrebbe dichiarato alla responsabile anticorruzione del Campidoglio di aver agito in autonomia sulla nomina ma tale circostanza sarebbe smentita da alcune chat tra la sindaca e Marra.
Primo testimone ad essere ascoltato , Carla Raineri, ex capo del gabinetto del Comune.
Ha dichiarato la Raineri: "Raffaele Marra non aveva alcuna delega, era formalmente il vice capo di gabinetto ma era il consigliere privilegiato" ha continuato " Marra e Salvatore Romeo (capo della segreteria politica nell'agosto del 2016) si comportavano in maniera autoreferenziale ed arrogante, Marra almeno manteneva sempre un bon ton istituzionale, mentre Romeo era maleducato. Ed inoltre " Stavano in tre in una stanza a porte chiuse, per riunioni inaccessibili a tutti se non all'allora vicesindaco Daniele Frongia. Marra aveva un fortissimo ascendente sulla sindaca. Erano stati coniati vari epiteti per Marra, eminenza grigia, Richelieu, sottolineando la debolezza della sindaca come quella della zarina ai tempi di Rasputin. Chiunque si fosse messo di traverso rispetto alle loro ambizioni faceva una brutta fine. Penso a me, quando dissi che intendevo sostituire Marra con un generale dei Carabinieri nel ruolo di vice capo di gabinetto, da lì a poco la sindaca si fece venire dubbi sulla mia nomina".
La Raggi stessa si è espressa su tale testimonianza: "A me è sembrata surreale, perché ci siamo trovati a parlare di rapporti simili a gossip, non credo di dovervi dare ulteriore corso come sindaca, ma sarò costretta a fare delle precisazioni durante il processo. Sono state dette cose palesemente contrarie al vero".
Interessato al futuro politico di Virginia Raggi è Luigi Di Maio che interpellato dalla Stampa estera dichiara: "Io non conosco l'esito del processo ma il nostro codice di comportamento parla chiaro e lo conoscete" .
Ludovica Portelli