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Processo Mediaset, giudici no al legittimo impedimento

MILANO, 05 OTTOBRE 2011- Respinta, dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano,la richiesta inoltrata dalla difesa di Silvio Berlusconi, imputato per frode fiscale, al fine di rinviare l'udienza per il legittimo impedimento del premier. Motivo della richiesta di rinvio sarebbe un colloquio istituzionale del Premier con il primo ministro macedone. [MORE]

 

Edoardo D'Avossa, presidente del collegio del processo Mediaset, ha chiarito che quella di oggi è "un'udienza rogatoriale di complessa organizzazione e che la rogatoria è stata attuata nel 2007 e, inoltre, si tratta di un solo testimone da sentire su un argomento lontano nel tempo". Nel respingere la suddetta richiesta di legittimo impedimento, il giudice ha evidenziato come "l'interesse prevalente sia quello di svolgere oggi la rogatoria per un testimone da Montecarlo «e avviata quattro anni fa".


Il presidente del collegio ha richiamato ai principi della Consulta concernenti la questione del legittimo impedimento ricordando la "necessità di collaborazione tra le parti" e del "Contemperamento degli interessi". In sostanza, per il Tribunale di Milano, l’interesse allo svolgimento della rogatoria "vince" sul legittimo impedimento.

Intanto, questa mattina, La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il conflitto di attribuzioni sollevato dal governo contro il Tribunale di Milano che sta giudicando il premier Berlusconi per frode fiscale nel processo Mediaset. Naturalmente, ciò rappresenta solo un primo passo, visto che la decisione nel merito ci sarà solo tra qualche mese.

In aggiunta, l'avvocatura dello Stato ha anche sollecitato la Corte Costituzionale a dichiarare che "non spetta al Tribunale di Milano stabilire che non costituisce impedimento assoluto alla partecipazione alle udienze penali, e percio' causa di giustificazione della sua assenza, il diritto-dovere del premier a presiedere una riunione del Consiglio dei ministri".

Rosy Merola