Cronaca
Processo Jackson-Murray: sul banco dei testimoni la guardia del corpo di Jacko
LOS ANGELES, 29 SETTEMBRE 2011 - Terza giornata del processo a Conrad Murray, il dottore che aveva in cura Michael Jackson negli ultimi mesi della sua vita e che ora rischia fino a quattro anni di reclusione per omicidio involontario. Fra i testimoni ascoltati ci sono la guardia del corpo Alberto Alvarez e i due paramedici che si occuparono del trasporto in ospedale del cantante.[MORE] Le tre testimonianze si vanno ad aggiungere a quella scioccante di Faheem Muhammed, capo della sicurezza della famiglia Jackson, ascoltata nella giornata di ieri.
Decisiva per l’accusa è la testimonianza del bodyguard Alvarez, uno dei primi uomini ad aver raggiunto la stanza di Michael Jackson dopo il Dottor Murray. Nelle parole della guardia del corpo il dottore viene descritto in quel momento come un uomo colto dal panico, intento a praticare un massaggio cardiaco a un Michael Jackson ormai morto. Sempre nella testimonianza di Alvarez il dottore continuava a ripetere che la causa del malessere improvviso era una reazione negativa al cocktail di farmaci (fra i quali figura il Propofol, il farmaco che secondo l’accusa causò il decesso del cantante).
Rimane il mistero dei prodotti non identificati rimossi dal dottore dalla stanza del Re del Pop dopo il suo decesso mentre si affacciano risvolti ancora più inquietanti ed eticamente controversi: dalla testimonianza di ieri del capo della sicurezza della famiglia Jackson pare infatti che ad assistere alla morte della popstar furono anche i due figli Prince Michael e Paris, all'epoca rispettivamente di 11 e 12 anni.
I due adolescenti hanno confidato alla nonna Katherine (madre di Michael) il loro desiderio di testimoniare al processo contro il dottore. Mentre la famiglia appoggia la decisione dei due minorenni l’accusa resta cauta e preferisce non giocare la carta se non in una situazione di estrema necessità, i due ragazzi infatti potrebbero involontariamente favorire il dottore, al quale si mostrarono molto legati prima della vicenda che portò alla morte del padre.
Andrea Portieri