Cronaca
Processo Diritti Tv, prescrizione del reato per Mills e Del Bue
MILANO, 23 NOVEMBRE 2011- Nell'udienza di eri pomeriggio per il processo Mediaset, i giudici della prima sezione penale Tribunale di Milano hanno pronunciato il "non doversi a procedere per l'avvocato inglese David Mills e il banchiere Paolo Del Bue per il reato di riciclaggio in quanto e' estinto per prescrizione". Come viene specificato nell'ordinanza, "non emerge la loro estraneita' ai fatti contestati".In questo modo, i due imputati escono dal procedimento, mentre continua per Silvio Berlusconi. [MORE]
A tal proposito, i legali di Silvio Berlusconi hanno depositato ai giudici di Milano la sentenza con cui, qualche settimana fa, il gup di Milano Maria Vicidomini ha assolto l'ex premier per la vicenda Mediatrade. I difensori infatti hanno sostenuto anche allora che quella sentenza puo' avere effetti anche sul processo Mediaset.
Al termine della suddetta udienza, l'ex premier ha dichiarato, "Non mi sono mai interessato dell'acquisto dei diritti tv. E'un altro processo fondato sul nulla, avendo io dato garanzie che ifatti su cui si fonda l'accusa non corrispondono assolutamente alla realtà". Continua Berlusconi, "Il processo Mills è già prescritto, ma sta proseguendo solo per una folgorante idea dei pm di Milano che, secondo lui, hanno posticipato i termini di prescrizione".
Il Cavalieri ha aggiunto che, "I 600 mila dollari al centro dell'accusa erano proventi professionali, ma "il signor Mills ha detto che erano una donazione per non pagare le tasse. Il fisco inglese, però, ha invece riconosciuto che quei soldi erano frutto di una prestazione professionale e ha fatto pagare al signor Mills le tasse".
"Aggiungo che anche la prescrizione è già arrivata e che invece c'é stata una folgorante idea dei pm, fatta propria anche dal Collegio giudicante, secondo cui il reato di corruzione non si perfeziona quando il corrotto riceve i supposti fondi dal corruttore, ma si perfeziona quando il corrotto comincia a spendere i soldi", dice Berlusconi, che ha concluso, "Siamo nell'ambito della pura fantasia".
(Fonte: Ansa)
Rosy Merola