Cronaca
Processo Cogne bis: Franzoni piange,mentre parla di Samuele
Più di un'ora racconta il giorno dell'omicidio
TORINO- Piange in aula Annamaria Franzoni, mentre racconta cosa e' accaduto la mattina del 30 gennaio 2002, il giorno dell'omicidio di suo figlio Samuele. La donna ha iniziato la sua deposizione intorno alle 10 e 40 e sta rispondendo alle domande del pm Giuseppe Ferrando, che le sta chiedendo di raccontare cosa fece la mattina di quel giorno. La Franzoni ha raccontato che era di fretta quella mattina, il suo primogenito Davide faceva colazione lentamente, e loro avrebbero rischiato di non prendere lo scuolabus. [MORE]
"Quando Davide e' pronto e faccio per aprire la porta - ha raccontato la Franzoni - sento Samuele che piange. Ho detto a Davide tu avviati, io sono riandata giu', l'ho preso in braccio e lui si e' tranquillizzato. L'ho messo nel mio letto gli ho dato un fazzoletto di Stefano perche' gli piaceva il profumo. Si e' messo a ciucciare il dito. Gli ho detto stai tranquillo la tua mamma e' qua". In questo punto del racconto la Franzoni si e' messa a piangere. Poi si e' ripresa e ha continuato il racconto.
"Tornata a casa sono scesa giu' in camera - ha proseguito - ho visto il piumone tirato su, pensavo vuole giocare a cucu', ho tirato s il piumone ma poi ho sentito un rantolo, l'ho scoperto e aveva una ferita sulla fronte".
"C'e' stato un momento - ha detto tra le lacrime - in cui lo schock e il trauma mi ha sconvolto. Non riuscivo a capire perche' quello che vedvo non era quello che avevo lasciato. Mi sentivo sola, correvo, chiamavo, questo non potere fare nulla per lui".
Dopo l'arrivo in casa della vicina di casa, la Ferrod, e della dottoressa Satragni, "io mi sentivo in colpa in quel momento - ha detto la Franzoni con la voce leggermente rotta - ho pensato che Samuele aveva pianto talmente tanto che gli era scoppiata la testa".