Processo Breve: sì della Camera
Politica Lazio

Processo Breve: sì della Camera

mercoledì 13 aprile, 2011

Roma, 13 aprile 2011. – La maggioranza ha retto. Con 314 voti favorevoli e 296 contrari passa il testo di legge sul processo breve alla Camera dei Deputati, che ora rimanda al Senato la sua definitiva approvazione, fino alla promulgazione da parte del Capo dello Stato.
Le opposizioni hanno votato con la Costituzione in mano, quando, giunti al momento del voto, era scaduto il tempo per proseguire nella discussione. L’IDV ha esposto cartelli di monito e protesta con riferimento alla circostanza per cui l’approvazione della legge, graverebbe con pregiudizio sui processi che riguardano il rogo Thyssen, il Crak Parmalat e il disastro dell’Aquila. [MORE]


Il Governo, nella persona del Presidente del Consiglio Berlusconi, commenta l’approvazione della legge sul processo breve come un atto che sotto il profilo normativo allinea l’Italia al resto d’Europa, sebbene la maggioranza non abbia raggiunto quota 330 come era stato sostenuto prima del voto anche nei giorni precedenti. Secondo Bossi "va bene anche così", ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti.


Fuori da Montecitorio, transennato per impedire l'accesso al pubblico e presidiato dalle forze di polizia e dei carabinieri,  per tutto il giorno e fino alla notizia dell’approvazione del testo, il sit.in di protesta organizzato dal popolo viola in collaborazione con articolo 31 e il comitato della Scuola dello Studente dell’Aquila con i familiari delle vittime, ha manifestato contro l’approvazione della legge proclamando la propria opposizione con l’organizzazione immediata di una mobilitazione generale al fine di resistere al provvedimento, non appena sarà resa nota la data in cui il Senato affronterà l’esame della legge.

Dopo il voto, il deputato FLI Fabio Granata è interventuto dal palco allestito per il sit.in, esortando a costruire un progetto diverso per il paese, che unisca sotto il profilo istituzionale e costituzionale le parti del Pease.  Gianfranco Mascia, il portavoce più noto del Popolo Viola, in rappresentanza di coloro che hanno preso parte alla manifestazione ha anche fatto appello al Capo dello Stato affinché non firmi la legge, ed eserciti il diritto di sciogliere le Camere.
 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Politica.