Politica

Processo breve: riprende discussione parlamentare

Roma, 13 aprile 2011 - Dopo una durissima battaglia parlamentare conclusa solo in piena notte per l'ostruzionismo del Pd, riprende in mattinata il dibattito alla Camera. Contestazioni da Pdl e Lega alla conduzione della Bindi. Riparte con una riunione dei capigruppo nella primissima mattinata di mercoledì 13 aprile la maratona parlamentare sul processo breve che dovrebbe portare stasera alle 20 al voto finale. A proporla, ieri notte è stata la presidente Rosy Bindi,[MORE] anche per uscire da una lunghissima diatriba sul regolamento che è andata avanti fino alla tarda serata di martedì. Il centrosinistra, Pd in testa, aveva chiesto più tempo a disposizione per intervenire e la conclusione dei lavori per le 11, vista la ripresa anticipata dei lavori della seduta notturna. Lo scontro tra maggioranza e opposizione è andata avanti a colpi di regolamento, e a farne le spese è stata spesso la stessa vicepresidente della Camera, Rosy Bindi, attaccata più volte anche dai Responsabili con il capogruppo Sardelli, che le ha detto "di costringerci a rimpiangere Fini". La colpa della presidente del Pd è quella di aver concesso quindici secondi a tutti i deputati, nonostante il tempo per la seduta fosse esaurito.

Critiche anche da Fabrizio Cicchitto, secondo cui la Bindi "ha violato il regolamento e questo non può e non deve costituire in alcun modo un precedente". Mentre il capogruppo della Lega Nord Marco Reguzzoni ha apertamente contestato "la sua conduzione di questa seduta, che non vogliamo diventi un precedente", "Perché se è vero che è legittimo che l'opposizione si esprima, è anche vero che il Parlamento ha il dovere di legiferare". Le dure critiche lanciate da Cicchitto e Reguzzoni sono state accompagnate da grida di 'vergogna', 'vergogna' all'indirizzo della presidenza dai banchi della maggioranza.

In aula interviene anche il capogruppo del Pd, Franceschini, mentre il segretario Bersani appare molto esilarato dall'andamento del dibattito. "Faccio presente - sottolinea Franceschini - che nessuna intesa" c'è stata nella capigruppo "che non ha raggiunto alcun accordo. Ma nella quale c'è stata una decisione, comunicata, del presidente che a questo punto potrebbe assumersi le proprie responsabilità". Poi la presidente di turno ha concesso 15 secondi di tempo per gli interventi dei deputati ancora iscritti a parlare a titolo personale. Tempi che non saranno sottratti ai tempi dei gruppi parlamentari.

"Sono molto serena per la mia scelta che per altro non ho fatto da sola". E' la replica del vicepresidente della Camera, Rosy Bindi, alla maggioranza che ne ha contestato gli interventi di 15 secondi ciascuno stabiliti per i deputati dell'opposizione. E' una decisione "presa anche con il presidente della Camera, assunta a tutela del parlamento". Poi ha aggiunto "spero che un giorno qualcuno faccia riferimento a questo precedente" a tutela del parlamento.
(tg24.sky) Video