Politica
Processo Breve: I dubbi del Quirinale
Roma, 12/04/2011. - E’ convocata per oggi pomeriggio alle 15,00 l’aula di Montecitorio per la discussione degli emendamenti sulla legge del processo breve. Contro la sua approvazione tuttavia non pesano soltanto le resistenza dell’opposizione, secondo cui il provvedimento causerebbe l’estinzione di migliaia di processi in corso e da cui le vittime attendono giustizia, ma incontra anche i dubbi e le perplessità del Quirinale.[MORE]
Il Csm dal canto suo, ha già espresso parere negativo, sia sulla forma che sul merito della legge, punto quest’ultimo sul quale anche il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha deciso di esprimere il suo dissenso inviando una lettera ai capigruppo parlamentari affinché sia corretta la disposizione della legge e preclusa la sua applicazione ai reati di disastro colposo da cui sia derivata la morte o la lesione delle vittime. Il riferimento è al processo sul disastro di Viareggio che causò la morte di 32 persone e i cui responsabili- se così com’è la legge venisse approvata -in qualità di incensurati resterebbero impuniti e le vittime prive di tutela penale.
Al riguardo si soffermano tutti i dubbi del Capo del Stato Giorgio Napolitano, cui compete il potere di rimettere al Parlamento,per una sola volta, una legge viziata da profili di incostituzionalità, tenuto conto che anche il processo sul crollo della casa dello studente dell’Aquila rischia di estinguersi per intervenuta prescrizione, con grave pregiudizio per la memoria delle vittime e per i loro familiari.
Non cede comunque il Governo che ai fini della definitiva approvazione della legge, richiama il monito e l’invito dell’Europa a riformare il sistema processuale italiano. Il capogruppo parlamentare del Pdl Cicchitto ha scritto ai componenti della maggioranza affinché la giornata registri la coesione e la compattezza della maggioranza, dove sussistono malumori, soprattutto dall’area della Lega, che col voto sul provvedimento si gioca anche la rappresentanza dei suoi elettori.
Sono in tutto 190 gli emendamenti sulla legge che dovranno essere oggi discussi dalla Camera, e la sua approvazione dilaterà i tempi, quasi certamente fino alla giornata di Mercoledi, quando fuori da Montecitorio, è stato già convocato un sit-in di protesta dal Comitato per le vittime della Casa dello Studente dell’Aquila, unitamente al popolo viola e alle forze di opposizione.