Chiesa e Società
Processione di San Vitaliano: Catanzaro si unisce per una città più bella e solidale durante la festa patronale
CATANZARO, 16 LUG. - La festività di sanVitaliano, patrono della nostra città e della diocesi, è un richiamo forte sia per la comunità cristiana che per la comunità civile, è dunque un punto di convergenza, motivo di festa, ma anche di riflessione, in vista di scelte opportune, a vantaggio del bene di tutti.
Per questo, nel giorno della festa patronale, mi rivolgo in modo speciale ai cittadini di Catanzaro, per ribadire con voi la necessità di convincimenti comuni, dove tutti si sentono corresponsabili nell’edificare la nostra città, perché diventi più bella, ossia più vivibile, più accogliente, più solidale. Una città a misura d’uomo, che lotta contro ogni genere di povertà e non sia un luogo anonimo, dove regna la solitudine e l’indifferenza gli uni per gli altri, tanto meno la discriminazione e l’intolleranza. Le bellezze della natura che ci circonda, a partire dal nostro mare, e la ricchezza culturale della nostra Città, sono lo splendido ambiente vitale che ci è stato consegnato, dono grande di Dio ed eredità preziosa dei nostri padri. Tocca a noi, per , oggi, dare un’anima, un volto rinnovato alla città, che si presenta agli occhi di quanti la visitano o di coloro che giungono per motivi professionali, come uno specchio del nostro comune sentire, un riflesso della nostra anima.
E mi rivolgo in questo giorno di festa in particolare ai tanti fratelli e alle sorelle che condividono la fede in Gesù Cristo. Se la città è lo spazio in cui Dio abita, la comunità cristiana è l’ambiente privilegiato dove Dio si fa vicino, dove viene incontro agli uomini, è il luogo dove Dio si dona.
La comunità cristiana, in particolare la parrocchia, è la casa dove si plasmano e si fortificano i battezzati, con la grazia dei doni di Dio, perché essi stessi diventino, là dove essi vivono e si incontrano con le persone, un segno vivo del Dio misericordioso, di cui Gesù Cristo è immagine piena e trasparente. La comunità cristiana è anche il luogo dove si tessono relazioni, non convenzionali, né superficiali, dove si prende coscienza della vita che scorre e dei problemi che nascono, una scuola in cui si preparano i cristiani a svolgere, dentro la città stessa, responsabilità e impegni precisi. Diventare segni efficaci dell’amore di Dio per gli uomini e le donne del nostro tempo nel nostro ambiente, è l’affascinante compito di tutti i cristiani, ma è anche l’occasione favorevole in cui incidere profondamente, a servizio della società, dei poveri, dei più vulnerabili, di quelli che la società facilmente scarta.
Riprendo quanto ha affermato papa Francesco nella Evangelii Gaudium, al n.75, “Vivere fino in fondo ci che è umano e introdursi nel cuore delle sfide come fermento di testimonianza, in qualsiasi cultura, in qualsiasi città, migliora il cristiano e feconda la città“. Le comunità cristiane, a partire dalle parrocchie, non si sono tirate indietro nei momenti dell’impegno, della solidarietà e dell’accoglienza e non verranno meno in futuro, nella certezza che accogliere i poveri è servire Cristo, lottare per dare dignità a chi ne è privo è riconoscere la comune figliolanza di Dio, che vuole tutti i suoi figli segno della sua gloria. Impegnarsi a servizio della giustizia e della pace è un compito che accomuna tanti uomini e donne, anche non credenti.
Non sarebbe una vera festa cristiana se in questo giorno non ricordassimo tutte le persone che soffrono nel corpo o nello spirito o sono in difficoltà per problemi familiari, sociali, di lavoro. Oggi vogliamo far sentire in modo particolare la nostra vicinanza alle persone ospiti delle strutture della Fondazione Betania, ai lavoratori e alle lavoratrici di questa importante realtà del nostro territorio e a tutti coloro che si adoperano per affrontare questo difficilissimo momento degli oltre 70 anni di storia della Fondazione Betania, punto di riferimento nel sistema sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale calabrese. Auspico che si intraprendano i percorsi migliori per uno sviluppo che tenga conto e tuteli la dignità di tanti uomini e donne, volti, storie e famiglie che meritano l’attenzione e l’impegno di tutti.
San Vitaliano a cui tutti ci affidiamo in questo giorno di festa, ha il suo bel da fare: proteggere, accompagnare, sostenere tutti i figli di questa santa Chiesa e di questa città, di cui è padre e pastore perché sia testimoniata e annunciata a tutti la misericordia di Dio.
San Vitaliano prega per noi!