Estero

Russia annuncia chiusura LinkedIn

MOSCA, 17 NOVEMBRE - Rockomnadzor, l’agenzia federale russa preposta alla supervisione dei mass media e delle telecomunicazioni, annuncia di aver inviato una richiesta agli internet provider affinché blocchino LinkedIn, il social network per professionisti più famoso ed utilizzato al mondo.[MORE]

L’accusa sarebbe quella di aver violato la legge sul trattamento dei dati personali, non archiviando i dati dei suoi utenti in server nel territorio russo. A renderlo noto è l'Authority russa sul suo sito, in una nota in cui si legge che “il social LinkedIn è stato inserito nel registro dei siti che violano le regole per la protezione dei dati personali sulla base della sentenza di un tribunale e della sua entrata in vigore e deve essere bloccata dagli operatori”.

La decisione giunge a distanza di una settimana dal respingimento da parte del tribunale di Mosca del ricorso presentato da LinkedIn durante la prima sentenza emessa il 10 novembre scorso dal tribunale distrettuale di Mosca Tagansky.

Ricorso che già presupponeva uno scontro tra la compagnia e Roskomnadzor, in merito alla legge varata nel settembre 2015 che impone alle compagnie estere di conservare i dati personali degli utenti russi all’interno dei confini del Paese.

Vadim Ampelonsky, portavoce dell’ente governativo russo, dichiara che al social network di contatti professionali erano già stati inviati due diversi solleciti per l’attuazione di quanto previsto dalla legge, entrambi rimasti senza risposta. La decisione presa dall'agenzia per le comunicazioni apre la strada all'oscuramento di altri social, come Facebook e Twitter.

“Se LinkedIn sarà effettivamente bloccato, sarà un segnale per le compagnie che non hanno trasferito i dati personali dei russi. Questo riguarda Facebook, Twitter e tutti gli altri operatori stranieri”, aveva dichiarato in seguito alla prima sentenza del tribunale il consigliere del Cremlino per il web German Klimenko.

 

Luna Isabella

(foto da p1-media.co.uk)