Politica
Primo Maggio, Iemma: "Ancora urgente riflettere su morti sul lavoro e salario minimo"
Nota della vicesindaco di Catanzaro e Presidente dell’assemblea regionale PD, Giusy Iemma
CATANZARO - "In occasione della Festa dei lavoratori, ci ritroviamo a riflettere non solo sul valore fondamentale del lavoro nella nostra società, ma anche sulle sfide urgenti che i lavoratori affrontano ogni giorno, in particolare la sicurezza sul lavoro e la dignità delle condizioni lavorative.
Quest'anno, il Primo Maggio si colora di un significato ancor più profondo alla luce delle continue perdite che abbiamo registrato sul fronte delle morti sul lavoro. Queste tragedie, che continuano a colpire le famiglie nella nostra comunità e oltre, ricordano la necessità imprescindibile di rafforzare le politiche di sicurezza e di protezione per i nostri lavoratori.
Parallelamente, il dibattito sul salario minimo, portato avanti con vigore dal Partito Democratico attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare, pone al centro la giustizia sociale e il rispetto per chi lavora. Il principio è chiaro: "Sotto i 9 euro l'ora non è lavoro ma sfruttamento". Questa proposta rappresenta un passo cruciale verso la garanzia di condizioni di lavoro eque e dignitose per tutti i lavoratori italiani.
Come vicesindaca di Catanzaro e presidente dell’assemblea regionale Pd, sostengo con fermezza questa iniziativa, che mira a garantire un salario dignitoso per tutti i lavoratori e, allo stesso tempo, a promuovere un'economia più giusta ed equilibrata. È nostro dovere morale assicurare che nessun lavoratore sia costretto a operare in condizioni pericolose o per una retribuzione che non gli permetta di vivere con dignità.
La celebrazione del Primo Maggio è un momento per ricordare le lotte e i successi del movimento dei lavoratori, ma anche per rinnovare il nostro impegno a costruire un futuro in cui si crei lavoro di qualità che consenta ai nostri giovani - e in particolare anche alle donne- di rimanere nella loro terra, di lavorare in sicurezza e vivere della propria attività in modo dignitoso".