Scienza & Tecnologia
Primo intervento mini-invasivo: mamma ventenne dona parte del fegato alla figlia di dieci mesi
PALERMO- Ieri è stato effettuato per la prima volta in Italia un trapianto di fegato con tecnica mini-invasiva con prelievo di parte dell’organo da parte di un donatore in vita. L’operazione è stata eseguita all’Ismett di palermo dall’equipe medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa del professor Ugo Boggi. La parte del fegato in questione è stata prelevata da una madre ventenne e trapiantata nella figlioletta di appena dieci mesi, affetta, sin dalla nascita, da una malattia col estatica in fase terminale. L’intervento è perfettamente riuscito. Sul corpo della donatrice sono state fatte tre piccole incisioni, che non lasceranno cicatrici, estraendo la porzione di fegato necessaria.[MORE] Boggi spiega poi: “Oltre a questo vantaggio estetico, non secondario in persone giovani, l'intervento ha tutti i vantaggi tradizionali della chirurgia mini-invasiva. Inoltre la chirurgia epatica laparoscopica riduce l'incidenza delle complicanze post-operatorie. L'intervento non riduce la funzione epatica del donatore sia per il volume modesto di fegato che viene asportato sia per il fatto che il fegato restante si ipertrofizza fino a compensare la parte asportata. Quindi, fino ad oggi, la conseguenza più evidente di questo intervento era l'incisione chirurgica.”