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Primarie Pdl, Alfano esclude gli indagati: «Se ci sono loro, sarò io a non esserci»

ROMA, 23 NOVEMBRE 2012 - Erano in molti ad accusare il segretario del Pdl, Angelino Alfano, di scarsa personalità e di forte sudditanza nei confronti dell’ex leader Silvio Berlusconi. Gli attriti tra i due sulla questione delle primarie, con l’ex premier che intende rinnovare completamente il partito con facce nuove (ma che siano in qualche modo simili alla sua), e l’attuale segretario Pdl che non intende farsi “rottamare”, avevano fatto emergere il carattere di Alfano.

Ora che è stato fissato il giorno delle primarie pidielline, il prossimo 16 dicembre, Alfano torna ad alzare la voce, ponendo un secco aut-aut basato sulla “trasparenza penale” dei molti protagonisti che parteciperanno alle elezioni per diventare il candidato premier del Pdl. «Una cosa deve essere chiara, se ci sono gli indagati candidati non ci sono io», ha detto il segretario e candidato premier preferito (almeno secondo i sondaggi) in un'intervista al Tg2. «Si tratta di aprire una fase nuova per il nostro Paese ed io non sono disponibile a gareggiare in un contesto che non è quello giusto per aprire una fase nuova» riporta Il Fatto Quotidiano.[MORE]

L’affermazione di Alfano taglierebbe fuori Giampiero Saporì, indagato per accesso abusivo a dati informatici, e Alessandro Proto, neofita del mondo politico, indagato per aggiotaggio e truffa. Quest’ultimo, sempre sul Fatto, contrattacca il boicottaggio della sua candidatura, boicottaggio che «proviene direttamente dai vertici del Pdl, ormai è un partito alla deriva. Sarà un mio impegno futuro riportarlo a livelli per lo meno decenti».

L’idea di Alfano, invece piace a Giorgia Meloni e Mara Carfagna. L’ex ministro della Gioventù ha avallato l’alontanamento dalle primarie su Twitter: «Bene Alfano. Non mi candido neanche io alle primarie se ci sono indagati in lista. Il criterio varrà anche per le politiche?». La Carfagna, dal canto suo, ha dichiarato, come riporta Tgcom24, che in questo modo «il Pdl può tornare a essere il partito degli onesti e delle persone pulite, al di sopra di ogni sospetto. E' questo che ci ha chiesto Silvio Berlusconi. Questa esigenza è ancora più impellente oggi in vista della composizione delle liste per i candidati alle elezioni Politiche e per le Regionali in Lazio e Lombardia. Bene ha fatto, dunque, il segretario Angelino Alfano a chiedere oggi che venga impedito a indagati per reati gravi e condannati di correre per le primarie».

(Foto: adnkronos.com)

Giovanni Gaeta