Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
BARI, 15 SETTEMBRE 2014 - Si conclude l'ennesima riunione del PD regionale con le primarie all'ordine del giorno. Lo strumento è ormai un vanto del Partito Democratico, sia a livello nazionale che a livello regionale, soprattutto quando le situazioni si complicano e il partito si divide dall'interno.
Così, capita sempre di scontentare qualcuno: è il caso dell'assessore regionale Minervini, che si chiede come mai si usino le primarie se non ci sono in statuto. Secondo questo procedimento, i candidati devono ottenere il 35% delle firme degli aderenti al partito, ma Minervini è impossibilitato dal fatto che la maggioranza delle firme è già andata a Michele Emiliano, ex sindaco di Bari.[MORE]
Il litigio passa dall'assemblea riservata alla dirigenza regionale PD ai social network. In un tweet, Minervini informa Emiliano che troverà le firme tra chi veramente aderisce al partito sul territorio. Emiliano risponde con una grande intesa: "Minervini non ha potuto presentare la sua candidatura per mancanza delle firme necessarie previste dallo statuto nazionale, per questa ragione ho chiesto il rinvio dell’assemblea", quindi sarebbe auspicabile che Minervini rientrasse (anche senza firme) da esterno e senza finte burocrazie.
La sfida è ancora aperta e mancano pochi giorni all'avvio definitivo delle primarie.
Fonte: Quotidiano di Puglia
Annarita Faggioni