Politica

Primarie Palermo. Ferrandelli vince, Borsellino perde. Ed è polemica

PALERMO, 5 MARZO 2012 – Vinte per una manciata di voti, ma pur sempre vinte. È questo, in soldoni, il riassunto delle primarie di ieri, che hanno visto trionfare Fabrizio Ferrandelli e non, come qualcuno prevedeva, Rita Borsellino. Una sconfitta che, date le dichiarazioni pubbliche («Sono quattro anni che ci penso e ora ci credo: io farò il sindaco di Palermo», era il mantra utilizzato da Rita Borsellino nelle scorse settimane), forse non era neanche stata inserita tra i possibili risultati ottenibili dall'entourage del duo Borsellino-Orlando.
Gli altri due candidati, Davide Faraone ed Antonella Monastra, si sono fermati rispettivamente a 7.968 ed a 1.707 voti (dati ripresi dal quotidiano Repubblica, edizione di Palermo).
Ai gazebo si sono presentate circa trentamila persone, diecimila in più delle primarie di cinque anni fa.

Per un mezzo punto in più. Centocinquanta voti in meno rispetto a Ferrandelli. Uno “zero virgola talmente poco” - come avrebbe detto Giorgio Gaber – che assegna la vittoria non solo al candidato di una parte della società civile ma anche al candidato dell'area del Partito Democratico, capeggiata dal duo Cracolici-Lumia, che ha aperto più di uno spiraglio ad alleanze con il Terzo Polo ed il gruppo di Raffaele Lombardo.[MORE]

Come sempre più spesso sembra capiti in questo tipo di consultazioni elettorali (basti considerare ciò che è avvenuto qualche settimana fa a Piacenza, dove lo stesso comitato organizzatore ha denunciato che circa duecento immigrati sono stati pagati cinque euro ciascuno per andare a votare), anche a Palermo ripetute sono state le denunce in merito a questa pratica – che però nel capoluogo sembra sia costato un solo euro e non cinque – anche se la Digos, intervenuta, tra gli altri, allo Zen, in piazza Indipendenza e in piazza Giulio Cesare, ha sottolineato come queste non siano elezioni e dunque non si possa configurare il reato di voto di scambio.
Proprio per questo il comitato organizzativo ha chiesto il riconteggio delle schede, dando così un'ultima (reale?) speranza a Rita Borsellino – che ieri sera non ha voluto commentare i risultati – di realizzare il sogno di sedersi sulla poltrona più importante della città.

In attesa di conoscere i dati di un eventuale riconteggio, comunque due domande aleggiano nell'aria: quanto ha influito, sulla scelta dei cittadini palermitani, la diatriba tra la stessa Borsellino e Leoluca Orlando, prima avversario e poi suo sostenitore (forzato?). Cosa farà, adesso, l'ex sindaco: accetterà l'esito delle urne o tenterà di fare quello che non gli è stato possibile in queste primarie, cioè presentarsi come diretto concorrente alla poltrona?


(foto: pdsicilia.it)
Andrea Intonti