Politica

Primarie centrosinistra, i renziani protestano: «Mancano 120mila schede. Il distacco è solo 4,6»

ROMA, 26 NOVEMBRE 2012 - I conti non tornano. Secondo il comitato pro-Renzi, al cumulo dei voti mancherebbero all’appello circa 120mila schede. Secondo il responsabile del coordinamento nazionale delle primarie, i votanti sarebbero stati tre milioni e centomila, mentre il team del sindaco fiorentino sostengono che le schede siano circa il 3% in più. Queste schede “fantasma” non metterebbero in discussione la vittoria di Pier Luigi Bersani, ma farebbero notevolmente diminuire il distacco tra il segretario del Pd e Matteo Renzi. Sotto accusa anche i risultati resi noti ieri da Nico Stumpo, coordinatore nazionale delle primarie, ad Agorà, per i quali Bersani ha raggiunto il 44,9% delle preferenze, mentre Renzi il 35,5%.

Su Affaritaliani.it, Nicola Danti, Consigliere della Regione Toscana e membro del Comitato nazionale di Matteo Renzi, ha spiegato l’importanza di quelle schede, ma soprattutto come le percentuali delle preferenze espresse dai votanti, non determinino un distacco di oltre 9 punti tra i due candidati: «Stumpo oggi dice che i punti di distacco sono 9,5. I dati acquisiti dai nostri rappresentanti di lista, ancorché provvisori, ci consegnano un dato diverso: 43,4% contro 38,8. C’è un solo modo per fugare i dubbi: che Stumpo pubblichi on line sul sito tutti i verbali dei nove mila seggi».[MORE]

Anche Renzi ha chiesto chiarezza sulla questione, pur con toni molto pacati: «Abbiamo chiesto che siano messi on line tutti i verbali. A oggi la somma dei dati dei nostri rappresentanti di lista ci consegna un dato che sfiora il 39%. Tre punti in più o in meno non sposta il senso di ciò che è accaduto, ma è giusto fare chiarezza: ogni voto conta».

Comunque sia, tutto si deciderà la prossima domenica: «Ora si riparte da zero a zero, non da 44 a 39».

(Foto: modenaonline.info)

Giovanni Gaeta