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Prima giornata olimpica, l'Italia fa il pieno

 LONDRA, 29 LUGLIO 2012 – L'Italia c'è, eccome. Che giornata, quella di ieri. Quando cala il sipario, siamo piazzati al secondo posto del medagliere, dietro la Cina. Cinque le medaglie conquistate: un argento nel tiro con la pistola maschile da dieci metri, un oro nel tiro con l'arco maschile a squadre, e la serie di metalli al gran completo per il fioretto femminile.

Il primo italiano a salire sul podio nei giochi 2012 è stato Luca Tesconi, per la pistola. Per lui un più che soddisfacente secondo posto, dopo il sud-coreano Jongoh Ji. Ha dichiarato il carabiniere toscano, debuttante olimpico: «Mi sento orgoglioso di ciò che ho fatto. Il tiro a segno è il mio sport, e anche la mia vita».[MORE]

Vittoria da cardiopalma per il terzetto nostrano di tiro con l'arco Michele Frangilli, Mauro Nespoli e Marco Galiazzo, che in finale hanno battuto gli Stati Uniti per 219-218. Il vantaggio è stato costante, ma da metà gara in avanti gli avversari hanno rosicchiato punti ad ogni round, tenendo i nervi saldi e mettendo pressione agli azzurri. All'ultima volée, i secondi a tirare sono gli italiani: imprecisione di Galiazzo, con una freccia da 8 punti; tutto dipende ora da Frangilli, che deve centrare il cerchio da 10 per sancire la vittoria. Il gallaratese non si fa prendere dall'emozione, mira, e con freddezza regala all'Italia il primo oro nel tiro con l'arco a squadre. C'eravamo arrivati vicini, a Pechino, ma i nord-coreani ci avevano battuti d'un soffio. Ora sul gradino più alto ci siamo noi.

Dulcis in fundo, il fioretto femminile individuale. Non era mai successo di vedere un podio tutto italiano (almeno in questa specialità: il pienone era già riuscito nella spada). Vince la jesina Elisa Di Francisca, campionessa del mondo 2010; seconda Arianna Errigo, 24enne di Monza; bronzo per la Vezzali, che non è riuscita a tenersi l'oro per il quarto anno consecutivo.

Al di là della soddisfazione per il risultato complessivo, anche gli incontri sono stati di quelli che fanno venire i brividi. La finalissima ha visto la Errigo portarsi avanti verso la fine della gara, dopo un lungo svantaggio. La sua avversaria però non c'è stata, e da 8-11 ha riagguantato la giovane compagna di squadra con tre stoccate di fila. Nei supplementari i nervi saldi, e forse l'esperienza, l'hanno premiata. Del resto, anche la semifinale contro la fortissima coreana Hyun Hee Nam se l'era dovuta sudare, compiendo una rimonta di 5 punti nell'ultimo minuto regolamentare e mettendo a segno la stoccata vincente nel minuto supplementare.

La Vezzali dal canto suo avrà forse un po' di amaro in bocca, ma il modo in cui si è conquistata il bronzo contro la Nam (giornata nera la sua) ha mostrato ancora una volta la campionessa che è, e con un coraggio da leone. Quattro stoccate recuperate negli ultimi 11 secondi; poi, la vittoria che vale un podio.

Michele Barbero

(Immagine da Mondopallone.it)